Interminati spazi e dintorni

 

‘La mostra si rivolge alla dimensione spaziale: spazio esterno percepito dalla persona, ma anche, inevitabilmente, spazio interno, vissuto, immaginato e costruito secondo l’esattezza delle relazioni matematiche. Il nostro è un universo einsteniano, governato su vasta scala dalla gravitazione che Einstein ha spiegato come curvatura dello spazio-tempo. Quante sono le dimensioni del nostro universo? Ci sono dimensioni nascoste? Ci sono altri universi su altre dimensioni? A questi interrogativi la mostra non dà certo una risposta: cerca piuttosto di indirizzare i visitatori. La rassegna è articolata in tre sezioni: la prima, “Zoom cosmico”, è una carrellata su 42 ordini di grandezza dello spazio, o meglio delle distanze. Si va dai 10-11 cm. del diametro del protone ai 10+11 cm. dell’universo visibile. In questa prima sezione vengono documentati vari gruppi di ordini di grandezza, procedendo di centimetro in centimetro, dai quark ai quasar. Immagine sintetica e suggestiva della sezione è un modello di spazio a luci multicolori che, analogamente al procedere delle distanze, si innalza allontanandosi dal punto di osservazione. La seconda sezione è dedicata alla moderna concezione scientifica dello spazio, così come risulta dalla teoria della relatività: cerca di fornire una nozione della curvatura dello spazio-tempo e dei suoi effetti. Tramite specchi che distorcono le immagini e opportune forme geometriche, i visitatori potranno sperimentare direttamente le deformazioni e contrazioni dello spazio, nonché il mutamento di alcune leggi fisiche passando da uno spazio all’altro. E’ prevista inoltre la costruzione del famoso “piano di gomma’, che si incurva sotto il peso delle masse appoggiate simulando la curvatura dello spazio-tempo. Mediante questo “biliardo incurvato’, i visitatori potranno eseguire esperienze sulle orbite dei corpi celesti, sulla deviazione dei raggi luminosi, verificando questi effetti secondo la teoria della relatività. Terza sezione indaga sul tema della percezione dello spazio da parte del soggetto umano. Il termine percezione non va confuso con sensazione e “visione”, perché indica un complicato processo psichico situato a metà tra i processi sensoriali e i processi di comportamento. Il visitatore si incontrerà con le immagini classiche proposte dalla psicologia della percezione per renderci più consapevoli dei nostri meccanismi rappresentativi. La realizzazione della camera distorta “Ulisse e Polifemo” fornirà al visitatore un esempio impressionante del contrasto tra ciò che vediamo e ciò che ci aspettiamo di vedere.’

Data

23 Agosto 1986 - 30 Agosto 1986

Edizione

1986
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting