Edith Stein

 

‘La mostra è dedicata a Suor Teresa Benedetta della Croce, più nota con il nome d’origine, Edith Stein, che il Papa proclamerà santa il prossimo ottobre. Nata nel 1891 a Breslavia, nella Slesia, da famiglia ebraica, a poco più di vent’anni era già nota negli ambienti culturali tedeschi come assistente del filosofo Edmund Husserl, fondatore della fenomenologia. Convertita al cattolicesimo, si segnalò per un forte impegno culturale e per l’apostolato laico sui temi della attualità, come quello della questione femminile, da lei affrontata alla luce della filosofia cristiana. Al tempo stesso, affrontava lo studio di San Tommaso e della “Philosophia perennis”, e operava un ripensamento delle correnti della filosofia contemporanea, entrando in contatto con l’intellighentia cattolica del tempo. Il cammino di ricerca della verità aveva trovato il suo humus naturale nella famiglia ebrea dalla quale proveniva, e nella quale la madre le aveva testimoniato una fede concreta e vissuta, legata agli avvenimenti e alla tradizione del popolo eletto. Segnata nell’infanzia dalla morte del padre, nel suo cammino di riconoscimento di Cristo e della Croce ebbe fondamentale importanza la scoperta della sofferenza vissuta cristianamente, testimoniatale dall’amica Anna, rimasta vedova del suo collega ed amico Adolfo Reinach. L’incontro definitivo con il cattolicesimo avvenne leggendo casualmente, mentre era ospite degli amici Martius a Gottinga, l’autobiografia di S. Teresa d’Avila. Dopo dieci anni d’intenso apostolato, di lavoro culturale e d’approfondimento della sua esperienza di fede, l’avvento del nazismo, con la conseguente chiusura di ogni spazio nell’insegnamento, la convinse che ormai Dio le indicava la strada del compimento della sua vocazione nel Carmelo, fin dall’inizio desiderata. Fu una scelta non facile, che poteva essere interpretata come fuga dal pericolo. Edith Stein la visse, invece, come compimento dell’offerta totale di sè, fino all’ultimo sacrificio. La mostra, realizzata con il contributo della Regione Emilia Romagna, è stata curata da Padre Antonio Sangalli, in collaborazione con il Carmelo di Germania ed in particolare con quello di Colonia, che conserva il più documentato archivio su Edith Stein. Illustra la sua vicenda umana attraverso testi, un’ampia e completa documentazione fotografica, oggetti a lei appartenuti, in particolare manoscritti e prime edizioni delle sue opere, compresa l’ultima, “Scienza della croce”, rimasta incompiuta.’

Data

23 Agosto 1998 - 29 Agosto 1998

Edizione

1998
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting