Chi siamo
Cattolici in Siberia
‘La mostra comprende una documentazione fotografica sulla vita degli insediamenti cattolici in Siberia: una realtà che solo fino ad un anno fa era completamente ignota, e che ora sta riemergendo a ritmi travolgenti, allargandosi a macchia d’olio dal centro economico e culturale attualmente più importante della Siberia, Novosibirsk, e interessando progressivamente insediamenti rurali ed urbani da Barnaul a Irkutsk, a Omsk, Tomsk, fino a Vladivostok, sulle sponde del Pacifico. La storia dei cattolici in Siberia che oggi, con la nomina del nuovo vescovo Josef Werth, compie una svolta significativa, è spesso coincisa con dolorose storie di deportazioni e persecuzioni. 13 milioni di kmq. per una popolazione di oltre 50 milioni di abitanti: queste le sterminate distese siberiane su cui si esercitò per secoli la mira espansionistica degli zar, conclusasi alla fine del XVII secolo. La colonizzazione crebbe a ritmi vertiginosi nel XIX secolo, con un raddoppio della popolazione russa (da 4 a 7 milioni e mezzo fra il 1895 e il 1910). Un ruolo fondamentale venne svolto dalle deportazioni nelle miniere di servi della gleba e condannati: esponenti politici, liberi pensatori, prigionieri di guerra, cittadini polacchi fra il XVIII e il XX secolo, e credenti e membri del clero dopo la rivoluzione. Nel 1923 la Chiesa cattolica in Siberia era organizzata in 5 decanati che comprendevano complessivamente 43 chiese parrocchiali, 33 cappelle e oltre 100.000 fedeli. A capo della nuova diocesi di Vladivostok fu nominato nel 1923 mons. Carlo Sliwowski, che morì di stenti nel 1933 dopo angherie di ogni genere. Alla sua morte non rimaneva alcun sacerdote nella Siberia orientale, e la cattedrale di Vladivostok fu occupata dalle autorità sovietiche. Le chiese funzionanti attualmente sono quattro (Novosibirsk, Omsk Tomsk e Prodop’evsk), e cinque i sacerdoti che assicurano il ministero sacramentale. Ogni giorno, nell’ambito della mostra, Galina Michajlovna Motovilova, regista televisiva di Novosibirsk, e suo marit Vitalij Dmitrievic Savcenko, operatore cinematografico, commenteranno la proiezione di un film-documentario (30′) sui cattolici di Novosibirsk, da loro realizzato per la televisione sovietica centrale dell’URSS.’