Europa unita? Nuove energie per il vecchio continente

Redazione Web

Europa unita? Nuove energie per il vecchio continente

 

Rimini, 22 agosto 2023 – L’esistenza umana è il vivere di popoli in pace e in amicizia fra essi. Essere italiani vuol dire, anche, essere europei; appartenere all’Italia vuol dire, anche, appartenere all’Europa. Per molto tempo si è parlato poco di Europa, ma oggi si ha la consapevolezza che, per creare benessere, generare sviluppo e garantire l’amicizia fra i popoli, è necessario parlare tanto di Europa e preoccuparsi di essa. L’Europa non è una federazione, ma è un’organizzazione internazionale che ha a cuore il benessere del suo popolo e la tutela delle sue culture.

A discuterne, ampiamente, il ministro per gli Affari Europei, oltre all’ex ministro per gli Affari Europei e degli Affari Esteri e a illustri esponenti dei principali raggruppamenti politici europei; il tutto moderato da Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà. Il filo rosso che sottende l’intero incontro è una domanda fondamentale: «Quale l’orientamento culturale e politico delle istituzioni europee nei prossimi anni, anche in vista delle elezioni che aspettano il vecchio continente?»

In occasione dell’incontro, attraverso un video-messaggio, interviene Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, dichiarando: «La situazione odierna a livello europeo e mondiale non è certamente stabile. Il vostro Meeting, che parla di amicizia, ci invita a riflettere sul senso vero e proprio dell’esistenza e dell’amicizia inesauribile. Il vostro Meeting può esserci di grande insegnamento per far sì che questo momento di instabilità si trasformi in un tempo di pace e di vera amicizia inesauribile».

Prosegue Enzo Moavero Milanesi, professore di Diritto dell’Unione Europea, Università Luiss Guido Carli, che dichiara: «Io credo che un problema che sta alla base dell’Europa sia l’imperfetta struttura organizzativa, ma per il fatto che nel suo interno ci sono molte diversità, chiamate, però, a stare insieme; tale governo, imperfetto, è oggettivamente però qualcosa di più rispetto ad ogni singolo governo, in quanto l’Europa, nell’unione delle diversità, si sforza di stare in pace e promuovere l’amicizia fra i popoli».

A prendere la parola è Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR, Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (European Conservatives and Reformists Party ECR), che dichiara: «È certamente vero che c’è un problema di governance europea, ma il punto su cui riflettere è capire cosa l’Europa vuole fare e qual è la visione che vuole portare avanti. La guerra in Ucraina, per esempio, ha smascherato diverse criticità dell’Europa nel suo interno, per esempio la dipendenza energetica, il fatto di non avere una difesa europea e così molte altre cose. Da qui al prossimo anno bisogna costruire un progetto che miri a risolvere numerosi problemi e a costruire un’Europa sempre più forte e più solidale».

Inoltre «anche quando la nostra amata Europa ci sembra debole non dimentichiamo da dove essa è nata, ossia dalle macerie della guerra. Questo lascia pensare che l’Europa e gli europei non vogliono la guerra, bensì la pace e l’amicizia fra i popoli»: sono le parole di Pina Picierno, vicepresidente Parlamento Europeo, PSE.

Massimiliano Salini, deputato al Parlamento Europeo, PPE, prosegue dichiarando «bisogna fare i conti con la complessità di 27 paesi che hanno la pretesa di camminare insieme; ma questo non ci deve fermare, perché l’unione non è un fardello bensì un privilegio; lo stare insieme è un punto di forza e non di debolezza. L’amicizia inesauribile resta in vita stando insieme e non dividendosi; la complessità non blocca, ma arricchisce la conoscenza e l’esistenza umana; credo che noi tutti, i nostri sforzi, debbano andare verso questa direzione».

Dunque, l’Europa è quel luogo dove l’esistenza umana si realizza e dove, quindi, un’amicizia inesauribile resta possibile. Essere europeisti vuol dire convergere tutte le proprie forze e i propri sforzi affinché l’Europa diventi, sempre più, quell’Unione di Stati che, seppur nella diversità, restano, con tutti gli sforzi possibili, insieme per la costruzione di un’esistenza umana, di un’amicizia inesauribile.

(R.G.)

 

 

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