A Eichstätt il Meeting fa “centro”

Agosto 2020

di Gianluca Porta

Maria e Martin vivono a Eichstätt, una piccola cittadina nel mezzo della Baviera. Da 35 anni vengono al Meeting con un gruppo di amici tedeschi, tutti nello stesso hotel e insieme rimangono anche in città per l’intera durata della manifestazione. Andare a Rimini, dicono, «è qualcosa che ci dà la passione per la vita, per i nostri compiti quotidiani». Con questo stesso impeto hanno deciso di mettersi al lavoro per poter portare il Meeting in Germania.

Hanno iniziato subito a sentire degli amici per mettersi al lavoro: la priorità assoluta era trovare un gruppo di persone che potessero iniziare a tradurre gli incontri. Seguire il Meeting per loro è, innanzitutto, preparare al meglio per gli altri. Questo lavoro richiede tempo: la Special Edition arriverà in Germania a settembre. L’importante, dicono Maria e Martin, è poter fare una cosa per tutti, poter offrire a chiunque la bellezza degli incontri, delle mostre, dei concerti e degli spettacoli. Per questo motivo non è un problema aspettare: «Il Meeting è qualcosa per il futuro, qualcosa su cui lavorare nei prossimi mesi». Ma intanto, si guarda avanti: Hubert ha trovato la sala per settembre, e stanno già pensando alla scaletta da proporre durante loro tre giorni. Nell’attesa di poter invitare i colleghi e i concittadini, non si perde tempo. Per prima cosa hanno tradotto la mostra Vivere il reale e, subito dopo la proiezione, si sono trovati su Zoom per discuterne assieme.

Può cambiare la forma, non si vedono più «quegli amici che becchi solo al Meeting», ma non cambia il cuore, non cambia quello che conta veramente. «Una cosa è ovvia: il fatto che il Meeting sia online non è un di meno, ma un di più. Il fatto che possiamo proporlo qui, a Eichstätt, è un compito che ci è dato ora, una sfida che vogliamo cogliere». Tanto che a Rimini «stavamo sempre con le stesse persone, adesso potenzialmente possiamo andare verso tutti».