La verità è una sinfonia

 

‘Continuando una tradizione iniziata da Paolo VI con la nomina al cardinalato dei padri Giulio Bevilacqua e Jean Daniélou, nel giugno 1988 Giovanni Paolo Il inserì il nome del teologo svizzero Hans Urs von Balthasar nella lista dei futuri cardinali. Tuttavia il 29 giugno von Balthasar non ricevette la berretta cardinalizia dalle mani del Papa; si spense infatti tre giorni prima, il 26 giugno. Aveva seguito, senza clamore, la chiamata del Signore, in conformità a quel riserbo quasi proverbiale che gli derivava dalla sua disposizione alla contemplazione, dalla sua passione per la vita di preghiera, di studio e di silenzio. Il senso della nomina a cardinale è certamente in relazione con la funzione di potente sostenitore della fede (come sapiente espositore della sua bellezza e varietà) che Balthasar aveva svolto nei decenni travagliati del dopo Concilio. La mostra, a partire dai molteplici incontri che hanno caratterizzato la vita di Balthasar, vuole approfondire e rendere manifesto un metodo teologico che vive nella tensione costante tra l’uno, il tutto e la molteplicità, le parti. L’uno è evidentemente Cristo, l’alpha e l’omega, l’inizio, la via e la meta: “la cosa insuperabilmente massima”, come scrisse il nostro autore, “id quod maius cogitari nequit, perché precisamente è la parola umana di Dio per il mondo, è l’umilissimo servizio di Dio che adempie oltre misura ogni mira umana. La molteplicità sono le forme dell’umano nelle quali prende forma ed espressione il volto di Cristo. Musica, letteratura, filosofia, patristica, vengono convocate al concerto sinfonico della verità. L’esposizione vuole appunto documentare la fecondità e l’originalità di un metodo che ha preso lentamente corpo negli anni della formazione, a contatto con eminenti personalità del ‘900: Guardini, Przywara, De Lubac. Composta da pannelli con immagini e scritte, la rassegna si divide in due parti. La prima (“La vita e gli incontri”) conduce il visitatore attraverso i luoghi della vita di Balthasar e gli ambienti dove si è formato: Lucerna, Vienna, Lione, Basilea. Quindi viene descritto l’itinerario culturale dello scrittore: l’influenza che hanno avuto su di lui la musica (di Schumann, Wagner, Strauss, Mahler, Mozart, Bach e Schubert), il pensiero di alcuni studiosi (Fessard, Danielou, Bouillard, De Lubac, Bouyer, Guardini) e uomini di cultura (Claudel, Peguy, Bernanos, Blondel), le opere di Calderon e Goethe, nonchè la spiritualità di S.Ignazio, San Giovanni della Croce e la riflessione dei Padri della Chiesa; il sodalizio tra lo scrittore e la mistica Adrienne von Speyr. La seconda parte dell’esposizione è una guida attraverso gli scritti del grande teologo, secondo il piano dell’opera da lui stesso delineato. Le citazioni tratte dalle opere di Balthasar sono accompagnate da riproduzioni dei dipinti del Beato Angelico.’

Data

20 Agosto 1989 - 27 Agosto 1989

Edizione

1989
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting