Il racconto per immagini della vita del grande fotografo americano, visto dalla redazione news@social del Villaggio Ragazzi.
Un viaggio verso il cielo per immagini, è questa la storia che Gus Powell, il celebre fotografo newyorkese, ci racconta attraverso i suoi scatti in una mostra al Meeting 2022. Protagonista una famiglia americana, quella del fotografo appunto, composta da Gus, il padre ammalato, la moglie, le due figlie e… Jimmy, la station wagon che li accompagna per tutte le tappe importanti della loro vita. Tanto da aver meritato un nome proprio perché ormai è di famiglia. È sopra Jimmy che salgono le bambine a giocare, ed è sempre su di lei che danno l’ultimo saluto al nonno, quasi ad evocare un viaggio verso il cielo. “È interessante”, sottolinea Matteo, “come il fotografo abbia utilizzato un mezzo di trasporto per rappresentare la vita”. A colpire di più Francesco è proprio la foto che immortala il cruscotto della Volvo station wagon: “ci sono delle luci rosse che rappresentano la sua storia che viene illuminata, e che invece nella foto del padre defunto, servono a dare una luce diversa al suo volto”.
Jimmy è come il tempo di un viaggio in cui le figlie crescono pian piano, un viaggio dove Gus Powell si mette a nudo senza paura, grazie anche all’aiuto fondamentale della moglie Arielle, vero “navigatore che tiene tutti in carreggiata e indica la direzione giusta”. È quello che colpisce Anna: “l’intervento della moglie lo ha fatto entrare di più nella storia che stava raccontando. Questo lo ha trasformato e grazie a lei ha cambiato il suo modo di lavorare”. È Arielle, infatti, che spinge il fotografo ad avere il coraggio di non nascondere anche gli aspetti più intimi della sua vita, come la malattia e la morte del padre, che viene fotografato nella bara, in uno “scatto eterno”, come lo definisce Andrea, che ha colpito molto i giovani giornalisti, soprattutto Francesco, a cui è venuto in mente il momento drammatico della morte inaspettata della nonna.
In fondo è proprio così, anche nella metafora del viaggio che percorre l’intera mostra, lo sottolinea lo stesso Gus Powell incontrando i ragazzi: “quali sono le vacanze che ci ricordiamo di più? Quelle più disastrose, pensate alla vostra esperienza”. Un’esperienza non facile, ma appunto drammatica, quella di Powell, riassunta forse più di tutte dall’ultima immagine, che ha colpito quasi tutti i ragazzi, con le bambine protese verso il cielo, sul cofano di Jimmy. “Una risurrezione, una rinascita che comincia dalla foto dell’auto sotto la pioggia”, secondo Andrea, “come se il padre, che ormai non c’è più, stesse dicendo: ‘anche se non sono più con voi fisicamente, con questo tramonto vi dimostro che vi guardo sempre dall’alto’”. E poi l’ultima foto, già citata, dove secondo Francesco, “come in quelle precedenti, dove si vedono le bambine giocare spensierate durante i loro viaggi, anche qui se ne stanno in piedi sulla macchina”, forse “avvicinandosi al cielo e quindi al nonno”, sono parole di Andrea, “e lo salutano”.
La redazione News&Social del Villaggio Ragazzi, in particolare: Anna, Andrea, Carlotta, Elia, Francesco&Francesco e Maria