Ti regalo una storia… Cecilia, Milano

18 Gennaio 2022
Image


Ricordo di aver partecipato come visitatrice da subito, dal primo Meeting del 1980, anno del mio diploma di infermiera.

Ricordo le passeggiate con gli amici dal centro di Rimini alla fiera vecchia. Ero giovane e sempre “al risparmio”, ma l’ampia scelta fra appartamenti, ostelli e alberghetti che Rimini e dintorni offrivano, faceva trovare un alloggio per tutte le tasche!

Un’amica della Brianza un giorno mi disse: “Ma perché non fai la Hostess? Sai un po’ l’inglese ed è un’esperienza bellissima!”. Non ci avevo mai pensato e, detto fatto, nel 1984 mi proposi.

Dal 1984 sono tornata diverse volte come accompagnatrice appassionandomi sempre più a questo tipo di attività molto vicina alla mia sensibilità di infermiera (servire e aiutare gli altri) e a diverse caratteristiche che impiegavo nel mio lavoro anche in ambito organizzativo. Mi piaceva un sacco incontrare ospiti e personaggi e fare di tutto per farli sentire bene, venendo incontro alle loro esigenze più concrete e, nello stesso tempo, far conoscere l’anima del Meeting, lo spirito che muoveva tutti: era davvero entusiasmante!

L’età avanzava e non era più il caso di fare la Hostess: largo alle belle ragazze giovani! Così aiutai come guida alla mostra, su richiesta degli amici Monaci della Cascinazza, "Con le nostre mani, ma con la Tua forza", nel 2006. Anche questa fu una bellissima esperienza! L’ultima volta da volontaria fu nel 2013, dal 2014, oltre agli impegni di lavoro, la salute dei miei genitori sempre più anziani non mi permisero di assentarmi per l’intera settimana e partecipai per un giorno o due come visitatrice.E venne la Special Edition del 2020. Avrebbe dovuto essere l’anno internazionale degli infermieri e delle ostetriche e … fu l’anno dell’inizio pandemia da SARS CoV-2. Con i miei genitori in cielo ho potuto tornare a fare la volontaria “ambassador”, occupandomi delle traduzioni in inglese da casa e poi finalmente partecipare tutta la settimana con il mitico gruppo del DonaOra nel 2021.

Il Meeting per me è il più fulgido esempio di come la fede diventi cultura. E che cultura! È capace di incontrare chiunque, di dialogare con tutti e di valorizzare anche il più piccolo aspetto dell’altro, qualsiasi sia la storia, credenza, etnia, religione, ecc. Questa è proprio la chiesa cattolica, la chiesa della Fratelli tutti. Questo è il Meeting, che diventa davvero scuola di pace, “per l’amicizia fra i popoli”.

Per me è stato così sul lavoro come in tutti gli incontri internazionali fatti, con persone conosciute anche all’altro capo del mondo.

Chissà il futuro cosa mi e ci riserverà! La ripresa con il lavoro volontario per tutta la settimana non è stata una passeggiata, dopo tutto ho ormai 63 anni.

 

Una cosa però è certa: IL MEETING DEVE CONTINUARE!

 

Image
Cecilia, Milano