Umanesimo tecnologico: la scuola al tempo del digitale

Redazione Web

Rimini, 22 agosto – Si è parlato di digitale a scuola questa sera in Arena Cdo for Innovation D3 al Meeting di Rimini. Ezio Delfino, presidente Disal, ha condotto la tavola rotonda sul tema con Luca Botturi, della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana a Locarno, e Piercesare Rivoltella, della Cattolica di Milano.

Delfino ha aperto il dialogo con la considerazione che «parlare di digitale a scuola oggi è inevitabile. Quali sono le novità e i vantaggi?» Rivoltella è partito con la precisazione che «la scuola non può venire meno alle sue finalità: garantire la trasmissione della cultura, aiutare nel dialogo il giovane a riconoscere i suoi bisogni profondi, favorire l’orientamento e la scelta vocazionale».

In questo senso è meglio parlare di scuola al tempo del digitale. A partire da questo è opportuno considerare che «viviamo ormai oltre il digitale, in quella che si definisce “società del codice” dentro la quale, chi conduce la scuola deve entrare tenendo presente l’accelerazione dei tempi, il diluvio di informazioni, il rischio di appiattire le relazioni a mere funzioni». Con queste premesse, gli aspetti del digitale che interessano la scuola sono la dematerializzazione, l’uso dei devices, comunicazione interna ed esterna, la pubblicazione dei contenuti, l’architettura delle conoscenze. «La gestione di tanta complessità richiede l’autorevolezza di una leadership sempre in gioco come “connettore carismatico”».

Per Luca Botturi «la scuola apre degli scenari nuovi, ma spesso i suoi protagonisti sono un passo indietro». I ragazzi, che hanno grande dimestichezza con il digitale, rimangono da soli davanti “al diluvio di informazioni” che la rete rappresenta. Lo studioso ha aggiunto che «è arrivato il momento di accogliere la sfida di sottomettere il digitale alla ragione, di usare il digitale per lo scopo che ha». Con esempi di consulenze a lui richieste ha avvicinato il pubblico ad esperienze semplici di approccio all’uso del digitale nella didattica, dal livello della primaria a quelli più alti. Come calare il digitale dentro le discipline? «L’argomento ha la sua naturale affinità con l’informatica, ma in realtà ha bisogno di contenuti, soprattutto quelli umanistici». Entrare nel mondo del digitale non è difficile. Basta cominciare, poi l’intrinseca creatività di ogni insegnante troverà il suo spazio.

 

(G.L.)

 

Responsabile Comunicazione Eugenio Andreatta tel. 329 9540695 eugenio.andreatta@meetingrimini.org

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