Sostenibilità e comunità locali
Tra innovazione e sviluppo sociale
Rimini, 25 agosto 2022 – Tra gli obiettivi sulla sostenibilità promossi dall’ONU è quello di “costruire un’infrastruttura resiliente promuovendo l’innovazione attraverso una industria-lizzazione equa, responsabile e sostenibile”. Le infrastrutture sostenibili e l’innovazione rap-presentano strumenti essenziali per la crescita della produttività e del reddito. Tutti i legisla-tori, sotto l’impulso anche della normativa comunitaria, si stanno muovendo verso tale dire-zione, incentivando la riconversione e la creazione di infrastrutture innovative e sostenibili. È necessario pensare le infrastrutture in un’ottica di sostenibilità contemporaneamente globa-le e territoriale, attribuendo loro anche funzioni attrattive e qualificanti al punto da generare un valore economico e sociale senza creare un debito per l’ambiente.
Introduce l’incontro “Sostenibilità e comunità locali” Giovanni Mulazzani, ricercatore Dipar-timento di Scienze Giuridiche Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, il quale propone agli ospiti alcuni temi su cui riflettere: «Si sta davvero delineando un nuovo scenario in cui lo sviluppo di reti sostenibili diviene opportunità di sviluppo economico e sociale per le comu-nità locali? Quali sono le politiche pubbliche intraprese per sviluppare la sostenibilità?».
Sergio Emilio Bini, assessore Regione Friuli Venezia Giulia, afferma: «Non c’è dubbio che, in questi ultimi due anni, tutti i nostri paradigmi e certezze sono decisamente cambiati. Lo sguardo sul clima, sull’ambiente, sulla transizione ecologica cattura sempre più l’attenzione di molti e soprattutto delle istituzioni. Inoltre, il dramma del costo del gas e dell’energia sta ponendo in crisi le imprese e l’intera produttività, il mondo automobilistico sta gradualmen-te passando all’elettrico. Alla luce di tutto questo è necessario uniformare le regole all’interno e all’esterno dell’UE. La Regione Friuli Venezia Giulia sta attuando leggi che incen-tivano la transizione ecologica in termini di sostenibilità e di economia circolare; il livello della digitalizzazione sia nel pubblico che nel privato è molto alto; abbiamo stanziato per le im-prese un’ingente somma di denaro per chi volesse investire nel fotovoltaico. Abbiamo già fatto tanto, ma molto altro ci toccherà fare nei prossimi mesi».
Luca Alippi, presidente e amministratore delegato EP Produzione, sostiene: «Io rappresento una società che produce elettricità, in Italia siamo il quinto produttore di elettricità, i nostri impianti negli anni hanno saputo adeguarsi alla transizione ecologica, siamo passati dalle vecchie ciminiere a strutture altamente tecnologiche e pulite. Guardando al futuro bisogna portare avanti, sempre meglio, azioni operative che garantiscono questa transizione, nella transizione energetica. Almeno per i prossimi 20 anni, avremo comunque a disposizione gas, rinnovabili e stoccaggio; ci sono investimenti per circa 900 milioni di euro e credo che questo sforzo, anche economico, dica tanto dell’attenzione che la nostra azienda ha nei confronti della cura all’ambiente e all’economia sostenibile. Per attuare un processo che sia duraturo ed efficace, però, non basta solo l’azione dell’impresa, ma è necessario un coordinamento sia con gli enti locali che con i ministeri nazionali; un lavorare in sincronia è l’arma vincente per una vera transizione ecologica».
Chiude l’incontro Mulazzani il quale, ringraziando gli ospiti per la loro partecipazione e per gli interventi, ribadisce l’importanza dell’agire degli enti locali e delle imprese rispetto all’attuazione della transizione ecologica; a tal proposito dice: «In un tempo in continua tra-sformazione, dove il clima e l’ambiente ci interpellano seriamente, tradurre in termini concreti la passione per l’uomo vuol dire anche fare qualcosa in prima persona e comunitaria-mente per favorire lo sviluppo di un’economia sostenibile».
(R.G.)