Quando la collaborazione è la base per il successo: il metodo Bata

Redazione Web

Rimini, 22 Agosto – Probabilmente tutti, almeno una volta nella loro vita, si sono imbattuti in uno dei numerosi negozi di calzature Bata. Altrettanto probabilmente però, quasi nessuno sa, che dietro ai tantissimi punti vendita, sparsi in tutto il mondo, si nasconde molto di più di una semplice azienda. Bata è prima di tutto un modello di impresa, lo dicono i fatti, vincente. Di questo sistema così efficace hanno parlato Milan Balaban, storico e ricercatore alla Tomas Bata University a Zlín, Repubblica Ceca, e Ota Horak, imprenditore, SpoluWorks Company, Kyjov, all’incontro “Il metodo Bata, tra storia e futuro”, in Arena Cdo for Innovation D3.

Come ha spiegato in apertura Bernhard Scholz, presidente Cdo, il metodo Bata si fonda essenzialmente su principi semplici ma fondamentali: «un grandissimo coinvolgimento tra i collaboratori, una grande attenzione alla vita familiare, una grande attenzione alla formazione e un continuo responsabilizzare le persone che lavorano dentro l’impresa». Illuminanti a tal proposito le parole di Tomas Bata, riportate da Scholz, che nel 1894 ha dato vita all’innovativo metodo:  «La nostra impresa non è stata costruita semplicemente per fornire ai suoi fondatori un sostenimento. La nostra impresa sta apportando nuova ricchezza, fino ad ora sconosciuta, alla nostra gente, alle persone che lavorano per noi. L’obiettivo dell’imprenditorialità è il servizio al pubblico, il servizio alle persone, il servizio al mondo».

Come ha spiegato Balaban, ciò che ha portato questa impresa ad un enorme successo, non sono state solo le innegabili capacità manageriali dello stesso Bata, ma anche e soprattutto «una costante innovazione tecnologica ed un modello organizzativo all’avanguardia».  Tale sistema fu infatti pensato come un sistema autarchico: tutto, dalla produzione alla vendita, doveva avvenire ed essere gestito dall’azienda stessa. Balaban ha specificato che «furono numerosi gli investimenti fatti in ambito di innovazione e ricerca e numerosi furono gli investimenti anche dal punto di vista sociale, che portarono anche alla creazione di abitazioni per i lavoratori, aspetto assolutamente innovativo per gli anni ’20». Tomas Bata ha dunque pensato e realizzato un sistema in cui l’obiettivo principale non è agire solo ed esclusivamente per il profitto dell’azienda, ma per il benessere delle persone e per i paesi stessi.

Horak, nel riportare la sua positiva esperienza imprenditoriale, ha spiegato come il modello Bata sia ad oggi ancora estremamente funzionale, specialmente per le aziende medio piccole. Ciò che risulta essenziale, secondo Horak, è «la collaborazione, l’agire insieme. Questo è un concetto fondamentale: senza non c’è molto che si possa fare». Solo così si potrà infatti giungere all’obiettivo finale, che è quello di fornire un servizio concreto al pubblico. La collaborazione oggi può essere per molte imprese la base per il successo. Collaborazione che, ha aggiunto Horak, «deve mirare alla realizzazione di una squadra di lavoro solida, di un ambiente economico positivo con le altre aziende e di un servizio che possa realmente soddisfare il pubblico con cui si relaziona»

 

(G.C.)

 

Responsabile Comunicazione Eugenio Andreatta tel. 329 9540695 eugenio.andreatta@meetingrimini.org

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