Mobilità e turismo: nuove regole e sfide infrastrutturali per far ripartire il Paese

Redazione Web

Rimini, giovedì 20 agosto – Ricco parterre di esperti al Meeting di Rimini 2020 per discutere delle nuove sfide legate a due settori cardine del Paese. Emmanuele Forlani, direttore della Fondazione Meeting per l’amicizia tra i Popoli, ha introdotto la tematica invitando gli ospiti a discuterne con particolare riferimento alla situazione vissuta nei mesi scorsi ed alle sue ricadute nel futuro prossimo.

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola de Micheli ha focalizzato l’attenzione sul doppio binario dell’individuazione delle nuove regole della mobilità, frutto di sinergie profonde tra gli operatori del settore, e la sfida delle nuove infrastrutture. Il progetto di “Italia veloce” legato al miglioramento infrastrutturale dell’alta velocità diventa un elemento competitivo, le cui ricadute sul settore turistico saranno di notevole importanza. «Inoltre», ha sottolineato la ministra, «è necessario migliorare la percezione dell’importanza di un settore come quello dei sistemi portuali, il cui ruolo risulta ancora in parte sottovalutato e, parallelamente, proseguire nella ricostruzione della compagnia area “di bandiera”, poiché sia lo spazio aereo, sia quello marittimo sono in grado di apportare ulteriori benefici di medio e lungo termine al mondo del turismo».

Mobilità e territorialità sono stati, invece, il focus sui cui è intervenuto Sergio Emidio Bini, assessore al Turismo Regione Friuli Venezia Giulia, che ha evidenziato come, nonostante i timori iniziali, i flussi di turisti, anche stranieri e in alta percentuale muniti di auto propria per gli spostamenti, abbiano garantito una tenuta del comparto: le regolamentazioni, la sicurezza e l’accessibilità alle aree sono le richieste che il turista ricerca anche a livello locale.

Dal Nord al Sud: Girolamo Turano, assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, in un contributo video, ha posto l’accento sul rapporto tra il territorio dell’isola con le sue potenzialità e un gap infrastrutturale, sia stradale che ferroviario, la cui risoluzione deve manifestarsi attraverso un’intensa interazione fra Enti Gestori e Regione Sicilia.

L’intervento di Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie dello Stato Italiane Spa, ha messo in luce come l’emergenza sanitaria e le sue conseguenze possano divenire acceleratori per risolvere una serie di “patologie” di cui sono affetti, da decenni, sia il mondo dei trasporti che quello turistico: dalla qualità del trasporti, alla specializzazione delle professioni in entrambi i settori, sino alle problematiche legate agli accessi ai centri urbani, come pure l’offerta turistica e la digitalizzazione ancora carente. «Di fronte a queste sfide gli investimenti nel settore dei trasporti, già in essere e ulteriormente implementabili nel breve periodo, potranno contribuire ad un rilancio competitivo del Paese».

Un piano decennale finalizzato, invece, a formare ed informare il cittadino sui mutamenti e sulle possibilità offerte dai nuovi mezzi di trasporto rappresenta, secondo Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, un modo per affrontare un ritorno preponderante all’uso dell’autovettura, dovuto proprio all’emergenza sanitaria. Parimenti, Sticchi Damiani ha sottolineato la necessità di un rinnovo ed un ripensamento del sistema del Trasporto Pubblico Locale che è necessario valorizzare, proprio come sfida di fronte a quanto accaduto.

Girolamo Andrea Corsini, assessore alla Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Turismo, Commercio della Regione Emilia-Romagna, ha presentato, invece, gli esiti territoriali di una stagione turistica che, nonostante gli inevitabili timori iniziali, si sta rivelando riuscita grazie agli investimenti sul trasporto ferroviario locale, ad una forte attenzione alla sicurezza sui mezzi di trasporto, con l’aumento della flotta di treni in servizio per garantire uno spostamento secondo le norme sanitarie, ed anche alla raggiungibilità delle destinazioni attraverso mezzi diversi dall’automobile privata.

Giorgio Palmucci, presidente ENIT, ha poi raccolto le riflessioni dei partecipanti toccando direttamente gli effetti e le conseguenze sul turismo in Italia: l’emergenza sanitaria ha indubbiamente mutato anche le scelte del turista, che deve poter trovare facile accesso e raggiungibilità anche a territori e luoghi che un tempo erano posti in secondo piano e non facevano parte di quei circuiti classici dell’Italia.

Il titolo del Meeting 2020 è stato, infine, al centro delle battute finali: la meraviglia nel vedere gli sforzi compiuti per la ripartenza, la meraviglia di poter avere un’occasione unica per rivedere il nostro modo di lavorare e di poter fare sistema-paese, ma soprattutto, come sottolineato dalla ministra De Micheli, la meraviglia di un’Italia che ha continuato a lavorare nei mesi più bui della pandemia e che, ora, vuole reagire con una visione futura ed una progettualità solida in grado di cambiare, in meglio, la vita e la mobilità delle persone.

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