“Il cambiamento possibile”. Innovare per essere umani

Redazione Web

“Il cambiamento possibile”. Innovare per essere umani
Il digitale a servizio dell’uomo

Rimini, 23 agosto 2022 – Per innovare non è sufficiente “scoprire” o “inventare”, ma è necessario che tutti i passaggi, scientifici, tecnologici, organizzativi fino ad includere quelli finanziari e commerciali, siano parte dell’intero processo. La passione per l’uomo, al Meeting per l’amicizia tra i popoli, si traduce anche nel fare innovazione e digitalizzazione.
Perché la digitalizzazione e l’innovazione servono alla persona? Il cuore del Talk è rivolto a tale questione, evidenziando significativi cambiamenti che il processo di digitalizzazione ha già provocato e continuerà a determinare, mettendo in luce domande e problematiche che stanno emergendo.
Un Talk appassionante ed incoraggiante a cura di Fondazione per la Sussidiarietà, in collabo-razione con Centromarca e sponsor tecnico Bayer, condotto da Enrico Castelli e Irene Elisei.
Ad introdurre il confronto, un video intervento di Vittorio Colao, ministro per l’innovazione tecnologica e transizione digitale, nel quale viene esplicitato quanto fatto, in termini di digi-talizzazione, fino ad oggi: «Abbiamo fatto tanto ma ancora tantissimo ci tocca fare in termi-ne di modernizzazione e digitalizzazione; dobbiamo migliorare la digitalizzazione della pub-blica amministrazione e migliorare le competenze dei cittadini nell’utilizzo degli strumenti digitali; una buona digitalizzazione può favorire anche un forte abbattimento dei costi nei servizi. Con la digitalizzazione si può concretamente dare una risposta all’inflazione».
Il PNRR stanzia una quantità ingente di denaro per la digitalizzazione nazionale e in modo particolare delle imprese. A tal proposito Mario Mezzanzanica, professore di Computer Science and Engineering, Università Milano Bicocca, si pronuncia: «Mancano le competenze per la digitalizzazione e, pur avendo le risorse economiche, non sempre ci sono le compe-tenze umane per poterle attuare. Investire in questa direzione è strategico, perché rende i processi aziendali efficaci ed efficienti».
Se non c’è una Rete digitale efficiente ogni sforzo di digitalizzazione diventa vana, infatti Ar-aud de Puyfontaine, amministratore delegato Vivendi, afferma: «Sono convinto che avere un’infrastruttura unica permetta il successo della digitalizzazione. La visione di Vivendi vuol essere un investimento nel lungo periodo; in questo settore noi e l’Italia possiamo lavorare insieme per il successo comune a sfide che oggi ci interpellano».
Sulla possibilità che la digitalizzazione abbia una ricaduta positiva anche sull’inflazione, Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato Nestlé Italia e Malta, afferma: «I colle-gamenti digitali, inevitabilmente, abbattono i costi e i tempi fino a ridurre al massimo gli sprechi. La digitalizzazione ha anche un impatto sulla sicurezza lavorativa: infatti gli occhi digitali, per diversi aspetti, migliorano e ottimizzano i livelli di sicurezza personale e collettiva».
Sull’applicazione della digitalizzazione nei diversi settori, Luigi Ferraris, amministratore delegato Ferrovie dello Stato Italiane, dice: «Il Gruppo Ferrovie ha la pretesa di creare piattaforme che comunicano tra di loro per trasferire informazioni in maniera veloce ed efficace. L’intento è anche quello di migliorare i servizi all’interno dei treni con il potenziamento della Rete a beneficio della comunicazione per operatori e passeggeri».
Al Meeting per l’amicizia tra i popoli avere a cuore il futuro vuol dire discutere e dialogare su temi che interpellano le persone nei loro bisogni essenziali ed esistenziali; enti pubblici e privati che si occupano e preoccupano dello sviluppo collettivo significa avere quella passione per l’uomo che passa anche per la digitalizzazione.
(R.G.)

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