Eroi fragili. Noi, le storie e il fascino delle serie tv

Redazione Web

Eroi fragili. Noi, le storie e il fascino delle serie tv

Rimini, 23 agosto 2022 – Perché le serie tv ci appassionano in un modo sempre più viscerale? Che cosa troviamo di così interessante nei protagonisti e nelle loro vicende? Perché delle storie specifiche, particolari, diventano così capaci di parlare a tutti e, a volte, di interrogarci a fondo? Un grande autore e showrunner americano, tra i massimi esponenti di questo mondo, si è confrontato ieri con uno dei maggiori studiosi italiani per aiutare a conoscere un mondo che fa sempre più parte della nostra vita e del nostro immaginario.
Con il sostegno di Università Cattolica e Tracce sono intervenuti all’incontro “Eroi fragili. Noi, le storie e il fascino delle serie tv” Armando Fumagalli, docente di Semiotica all’Università Cat-tolica di Milano e direttore del Master Universitario International Screenwriting and Produc-tion (MISP); Neil Landau, associate professor and executive director of the MFA Film, Television and Digital Media Programm all’University of Georgia. Ha moderato l’incontro il giornali-sta Davide Perillo.
Alla domanda su cosa suscita nel pubblico un particolare senso di empatia nei confronti di “eroi fragili” per la loro debolezza umana e fisica, Landau ha risposto che sono «personaggi che ci colpiscono di più di quelli destinati a storie dal lieto fine, perché ognuno può trovare in essi qualcosa di sé».
«Ma autori e sceneggiatori sono interessati a scrivere storie di eroi fragili?», ha domandato Perillo. «Sono personaggi a tutto tondo, complessi, e per questo affascinano gli autori», ha ribadito Landau, «come, per fare alcuni esempi, Tony Soprano con il suo senso per la famiglia, o il Doctor House, un medico bravissimo ma che ha tanti problemi. Nessuno è perfetto, è il concetto».

«Apprezzo maggiormente le serie dove i protagonisti mostrano un volto umano», ha detto Fumagalli, «come la serie coreana “Pachinko”, o dove si insegnano valori positivi, in film come “Billy Elliot” o “King’s Speech”».
(M.T.)

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