Dopo l’affollato incontro su “Vastità e infinito nella scienza”, il Prof. Marco Bersanelli ha presentato ai giornalisti il “fil rouge” che collega gli eventi artistici e scientifici del Meeting 2006, relativo al rapporto tra ragione e mistero.
Innanzitutto “il tema del Meeting solletica curiosità ed impegno in chi si occupa di scienza”, ed ha già svolto la funzione di catalizzatore di grandi eventi accademici, come l’”Infinity Workshop”, prodotto dalla John Templeton Foundation in collaborazione con il Centro di Studi Teologici e di Scienze Naturali di Berkeley e l’Associazione Euresis, conclusosi a S. Marino il 20 Agosto. Una ventina tra personalità internazionali di primo piano nel campo delle scienze, della matematica, della filosofia e astrofisica hanno discusso di infinito tra scienza e religione. Gli atti del Workshop verranno pubblicati dalla Princeton University Press.
Riferisce ancora Bersanelli che negli interventi prodotti in tale convegno, come nell’incontro appena concluso, si nota “un punto di fuga, un’apertura all’infinito con l’iniziale maiuscola che è tema di questo Meeting. Qual è il bene che viene dallo studio della cosmologia?” Questa domanda – sottolinea Bersanelli – “è un problema centrale di chi fa scienza: è solo un aumento di conoscenza o c’è un popolo che attende queste risposte?”.
Sul tema, il Meeting ha ancora in programma – ha ricordato lo scienziato – diverse iniziative: la mostra “…a che tante facelle? La Via Lattea tra scienza, storia e arte” nella quale la domanda di Leopardi (a quale scopo tante luci?) resta in primo piano e della quale oggi alle 18 è in programma una presentazione specifica per i bambini; la presentazione, domani alle 11.15, del libro di Rafael Pascual “L’evoluzione: crocevia di scienza filosofia e teologia’, cui parteciperà l’Autore, sacerdote con notevole background scientifico; l’incontro con il Card. Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna, che tratterà il tema “Ragione ed Evoluzione”, mercoledì 23 alle 17; e infine mercoledì 23 alle 19, “Conoscere l’universo: per chi?”.
Bersanelli ha poi risposto alle domande dei giornalisti.“La vita umana dipende dalla conformazione della nostra Galassia?” L’astrofisico ha spiegato che la nostra Galassia, come tutte quelle a spirale, ruota attorno ad un mostruoso buco nero, la cui massa, correlata a quella della Galassia intera, ha determinato un particolare evolversi dell’aggregazione della materia che ha portato in defintiva alla nascita della vita. “Siamo all’interno di una storia “ – ha esemplificato – “studiare queste cose è come vedere le ruspe che scavano le fondamenta di una casa; che violenza!, si potrebbe dire, ma senza quella non ci sarebbe la casa”. Alla domanda:“Ma allora c’è un “intelligent design”, un disegno intelligente?”, ha risposto “preferisco evitare quest’espressione, perché ambigua. Essa è stata assunta da un particolare movimento di opinione statunitense che vorrebbe dimostrare su base empirica la necessità di qualcosa che sfugge all’indagine scientifica stessa. È ambigua perché mina il concetto che la ragione è amica del mistero, e rischia di produrre una riduzione di Dio a tappabuchi della ragione. In realtà, quando ‘spieghiamo’ un fenomeno con una legge, non allontaniamo il mistero, ma lo rendiamo più presente”.
Infine, alla domanda “Quanto è viva l’idea di una scienza in contrasto con la fede?” ha risposto “C’è un’onda lunga persistente dell’opinione che la scienza sia contro la fede. Piuttosto l’esperienza di cosa sia scienza e l’esperienza di cosa sia fede sono oggi più deboli. Questo ci rende maggiormente responsabili come educatori.”