A rispondere alle domande dei giornalisti , nella conferenza stampa delle16,30, sono stati i protagonisti della tavola rotonda delle 15 dedicata a “Fondazioni: conservazione e futuro”. Le domande sono state rivolte al senatore di Forza Italia Luigi Grillo, al Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, al deputato UDC Luca Volontè e a Giuseppe Guazzetti, Presidente della Fondazione ACRI. La cronaca finanziaria e i punti caldi delle polemiche di questi giorni sono stati oggetto delle domande dei giornalisti. A Mussari è stata chiesta un’opinione sull’Opa lanciata da Unipol che coinvolge anche l’istituto Monte dei Paschi: il Presidente non ha risposto alla domanda perché la Fondazione che presiede è autonoma e non ha opinioni sulla scalata a BNL. A Luca Volontè è stato chiesto un giudizio su quanto detto questa mattina dal ministro Buttiglione a proposito di una candidatura Formigoni per le prossime politiche. “Riteniamo – ha risposto – che Formigoni possa essere un ottimo candidato. Non ho niente da aggiungere a quanto già detto dal ministro”. Il presidente Guazzetti, tornando ai problemi delle Fondazioni, ne ha precisato storia e tipologia. Le fondazioni in Italia sono di due tipi: quelle istituzionali, prevalentemente nel nord a parte il Monte dei Paschi, che sono amministrate da Consigli designati interamente dagli EE.LL., e quelle associative, il cui organo centrale è costituito dalla assemblee dei soci (persone fisiche, ordini professionali, spesso anche confraternite cattoliche). La Riforma Ciampi ha tentato di ridisegnare la struttura sociale di tutte le fondazioni, introducendo l’Organo di Indirizzo a fianco del Consiglio d’Amministrazione e dei Sindaci revisori. Le fondazioni istituzionali sono così rette da questi tre organismi: è stata una scelta politica del Parlamento quella di non semplificare la struttura delle fondazioni associative, che hanno conservato le Assemblee e quindi sono ora governate da 4 organi istituzionali.
Il senatore Grillo ha aggiunto che in queste materie, negli ultimi 10 anni, il Parlamento ha sempre legiferato all’unanimità; maggioranza ed opposizione hanno sempre concordato sulle riforme e sulle leggi approvate.
E.P.
Rimini, 24 agosto 2005