CONFERENZA STAMPA DELLA ORE 13

Press Meeting

Marco Bardazzi, portavoce del Meeting di Rimini, ha introdotto la prima conferenza stampa sottolineando la gratitudine per il duplice regalo costituito dalla presenza del Segretario di Stato di Sua Santità S. Em. Card. Tarcisio Bertone che ha celebrato la S. Messa, e dal saluto rivolto da Sua Santità Benedetto XVI nel corso dell’Angelus; ha poi fatto proprio l’auspicio del Santo Padre che “…il Meeting sia per molti occasione proficua di riflessione e di confronto, per realizzare la più profonda vocazione dell’uomo: essere cercatore della verità e perciò cercatore di Dio”.
Emilia Guarnieri, presidente Associazione Meeting per l’amicizia tra i popoli, introducendo il tema di questa edizione della manifestazione, ha esplicitato come la verità sia una cosa certa, e il fatto stesso di ipotizzare l’esistenza di una verità sia assolutamente ragionevole: “il Meeting vuole proprio dimostrare che la verità e la sua ricerca esistono e muovono in senso positivo tutta l’attività dell’uomo nelle sue molteplici forme”. Inoltre si è augurata che durante il Meeting non ci sia solo un dibattito sul tema della verità, ma testimonianze concrete della sua esistenza, attraverso le esperienze di tutte le persone che al Meeting interverranno. “La verità può essere incontrata, non è un concetto”, ha concluso, “la verità è un amore: infatti quando uno è amato o ama sente realizzata la verità di sé”.
Mario Mauro, Vice Presidente del Parlamento Europeo, dopo aver ricordato la rilevanza che il Meeting ha ed ha sempre avuto nel favorire il dialogo tra i popoli, ha sottolineato l’importanza della principale mostra di quest’anno, “Lo spazio della Sapienza. Santa Sofia a Istanbul”, proprio in questa direzione. “Questa mostra dice che la verità esiste ed è un fatto al di fuori di noi: la verità è al centro del dialogo tra i popoli, come nel dialogo tra UE e Turchia, e servendola si costruisce il bene comune”, ha concluso.
Ugur Ziyal, Ambasciatore della Repubblica di Turchia in Italia, ha esordito dicendosi molto colpito e stupito dall’impatto con la realtà del Meeting, per la sua portata, il suo programma e il fatto che si regga sul lavoro dei volontari. Ha poi richiamato anch’egli l’importanza del Meeting come momento di dialogo tra popoli di fedi e culture diverse, riscontrando comunque molti punti di contatto tra il popolo turco e quello italiano, sotto diversi aspetti, da quello culturale a quello delle scelte internazionali. “Voi avete dimostrato che cristianesimo e democrazia possono convivere, noi stiamo dimostrando che anche Islam e democrazia possono farlo”, ha dichiarato, ed ha concluso ringraziando chi ha collaborato alla realizzazione della Mostra che anche a suo avviso è importante per rafforzare il dialogo tra i due popoli.
Infine Ilber Ortayli, Presidente del Topkapi Palace Museum, in rappresentanza del Ministero della Cultura turco ha ricostruito le tappe fondamentali della storia di Santa Sofia a Istanbul, e come nel 1934 Ataturk, fondatore e primo presidente della Repubblica Turca, abbia dichiarato Santa Sofia monumento e museo di questa e dell’umanità intera, sottolineando a sua volta l’importanza della presenza di questa mostra al Meeting ed esprimendo il suo appoggio e apprezzamento per questa iniziativa.

M. Cas..
Rimini, 19.8.07