Alle radici di una storia”: la cifra del Giussani educatore

Redazione Web

“Alle radici di una storia”: la cifra del Giussani educatore
Epicoco: “Portava le questioni alla loro radice più profonda”

Rimini, 22 agosto 2022 – La sconfinata passione per l’uomo di don Luigi Giussani e la sua missione educativa sono state celebrate al Meeting di Rimini anche grazie alla presentazione di “Alle radici di una storia”, antologia dei suoi testi più significativi edita da Rizzoli.
«Quando leggi Giussani», ha osservato il sacerdote, teologo e scrittore don Luigi Epicoco, as-sistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione ed editorialista dell’Osservatore Romano, «non leggi una persona che fa ragionamenti in astratto, ma hai sempre la sensazio-ne che si stia rivolgendo a qualcuno. La sua è sempre la scrittura con gli occhi negli occhi di qualcuno. Non è banale: come Chiesa spesso ci siamo rinchiusi in grandi narrazioni che fun-zionano in astratto, ma non sanno dare del “tu” alla gente».
Giussani educatore è stato un maestro dell’ascolto: «Abbiamo l’ansia di porre subito la ri-sposta», ha aggiunto Epicoco, «mentre educare non è tanto rispondere a delle domande, ma aiutare le persone a farsi bene la domanda. Don Giussani è un radicale perché porta le que-stioni alla loro radice più profonda». Per Giussani il dialogo è una necessità: «Non dialoghia-mo per moda, ma perché siamo convinti che tutto è stato fatto per mezzo di Lui e in vista di Lui. Non esiste niente di tutto ciò che è creato che non abbia a che fare con Cristo».
Alberto Savorana, responsabile attività editoriali di Comunione e Liberazione, nella sua in-troduzione ha ricordato la portata storica del messaggio di Giussani: «Con la sua testimo-nianza del cristianesimo non ha lasciato indifferente nessuno, credente o meno. Chiunque si è trovato sfidato. La passione per Cristo», ha ribadito, «gli faceva provare passione per l’uomo, senza avere paura del mondo».
Massimo Turchetta, direttore generale e publisher Rizzoli, ha invece sottolineato la cifra del-la libertà del Giussani educatore che emerge da ogni pagina dell’antologia “Alle radici di una storia”: «Per crescere le persone devono lasciare andare la mano che li teneva. La crescita è un’esperienza relazionale, e sta anche nella fiducia di questo lasciare andare. Qui c’è l’insegnamento di Giussani per credenti e non credenti, la fiducia che permette di integrare l’esperienza dell’allontanamento e del ritorno».
«La passione per l’uomo che traspira in ogni virgola dai testi di Giussani», ha concluso il pre-sidente della Fraternità di Comunione e Liberazione Davide Prosperi, «è originata dall’incontro con Colui che solo rende l’uomo vero, compiuto: Gesù di Nazareth. Don Gius-sani è stato grande conoscitore dell’uomo e un grande conoscitore di Cristo con una capacità comunicativa sorprendente». Nel tempo «spropositato» che dedicava ai colloqui con le per-sone, «in ragione dell’incontro con Cristo che lui aveva fatto, si insinuava delicatamente ne-gli spazi aperti dall’altro per suggerire domande, riflessioni, proposte».
(A.C.)

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