Addio a Stanislaw Grygiel, studioso e amico di Giovanni Paolo II

Febbraio 2023
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«La grandezza del lavoro pastorale di Giovanni Paolo II consiste nel cercare la verità e il bene nell’altro uomo e nel condurlo alla sorgente dalla quale ogni verità e ogni bene scaturiscono per tutti gli uomini, indipendentemente dalla loro fede e dalle loro convinzioni. Convertendosi alla verità e al bene nei quali l’amore di Dio si rivela a ogni uomo, Giovanni Paolo II ricorda a tutti in quale direzione bisogna andare perché la vita abbia un senso. Ogni suo pellegrinaggio è un grido: guardatevi alla luce del divino principio e della divina fine, e vedrete come ognuno di voi è un grande dono per se stesso e per gli altri».

Così diceva al Meeting 1998 Stanislaw Grygiel, filosofo e teologo polacco ma residente a Roma dal 1980. Gryegel, che è scomparso nella notte fra il 19 e il 20 febbraio, all’età di 89 anni, è stato uno dei principali studiosi, oltre che amico personale, di Karol Wojtyła. È stato docente emerito di Antropologia filosofica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II presso la Pontificia Università Lateranense a Roma e direttore della Cattedra Karol Wojtyla al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II dal 2004. Dal 1992 fino al 1997 ha insegnato l’antropologia filosofica all’Accademia di Teologia a Lugano. Dal 1990 fino al 1993 ha insegnato la filosofia dell’uomo all’Pontificia Accademia della Santa Croce a Roma. Dal 1964 fino al 1980 ha insegnato la filosofia al Seminario dei Religiosi a Cracovia. Dal 1968 fino al 1980 ha insegnato la filosofia alla Pontificia Accademia di Teologia a Cracovia. Dal 1963 fino al 1980 è stato redattore del mensile cattolico “Znak” a Cracovia. È stato inoltre co-fondatore e direttore della rivista “Il Nuovo Areopago”, oltre che membro della redazione della rivista Communio (versione francese), della Società Filosofica Polacca, della Società Filosofica di Argentina e dell’Academia Scientiarum et Artium Europea di Vienna.

Al Meeting Grygiel intervenne più volte nel giro di una ventina d’anni, spesso per parlare di Giovanni Paolo II, ma anche per ricordare il suo grande amico don Francesco Ricci. «Sognava un’Europa di uomini creativi e lungimiranti», disse nel 1991. «Sognandola cercava i luoghi in cui essa è nata, perché è il Principio che decide della Fine. Egli lavorava nel vero senso del termine, cercava cioè la verità perduta dell’uomo. Dovunque costruiva ponti tra Paesi, edificava il ponte tra la cultura e la fede. Egli su questa terra è stato un uomo ponti-ficale; libero e pieno di dignità».

Queste le sue partecipazioni al Meeting:

2003 - L’esperienza elementare. La vena profonda del magistero di Giovanni Paolo II 
1998 - Vent’anni di Pontificato di Giovanni Paolo II
1993 - Il Nuovo Areopago
1991 - Il primo e più grande compagno di cammino: ricordando don Francesco Ricci
1989 - Biblioteca del nuovo Aeropago
1989 - Le vicissitudini del desiderio umano meditazione su Socrate
1985 - I giganti affondano negli arcipelaghi
1982 - Il nuovo Areopago