23 agosto agenzia meeting

Agosto 2023

ULTIM’ORA MEETING RIMINI 2023 in collaborazione con Askanews

Rimini, 23/08/2023 – 14,27
SCIARRA, CORTE COSTITUZIONALE: ANCHE I LAVORI DELLA GIG ECONOMY AL CUORE DELLA DEMOCRAZIA
Le tutele per i nuovi lavori governati dagli algoritmi? Sono già in Costituzione.
La presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, intervenuta al Meeting di Rimini all’interno dell’incontro Il lavoro al centro della democrazia, ha ricordato come le distinzioni fra lavoro autonomo e subordinato siano sempre più sottili.
“Avevano guardato lontano i nostri costituenti nel redigere l’art. 35: ‘La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori’. Il diritto del lavoro, e con esso l’azione dei soggetti collettivi, si propongono di convertire via via le tutele, orientandole verso mutevoli formule organizzative”, “indipendentemente dal tipo di contratto che stipulano con il datore di lavoro. Ma cosa dire se il datore di lavoro è un algoritmo? – si è domandata la presidente Sciarra – Il controllo […] affidato nella gig economy a piattaforme assume sovente caratteristiche ben più penetranti, con un ‘distanziamento contrattuale’ che può condurre a nuove forme di alienazione, se non di marginalizzazione sociale”.
“Sono questi lavori al cuore della democrazia? Io credo che lo siano”. Importante il segnale che arriva dall’Europa, con una proposta di direttiva che “interviene sul lavoro tramite piattaforme digitali e suggerisce di spostare sul datore di lavoro l’onere di provare l’inesistenza di un vincolo di subordinazione”.
“Tutto questo ci porta a riflettere non solo sulle occasioni di progressiva estensione delle tutele – ha aggiunto la Presidente della Corte Costituzionale – ma anche sull’opportunità che emerga una nuova normalità della subordinazione digitale, improntata a una flessibilità controllata, corredata di strumenti per l’inclusione e per la formazione professionale continua, ispirata al rispetto dei principi di libertà ed eguaglianza e soprattutto capace di combattere ogni forma di discriminazione, nascosta dietro la solo apparente neutralità degli algoritmi”. (AC)

Rimini, 23/08/2023 – 18,15

MEETING RIMINI, CACCAMO: LA ‘MIA’ PAROLA È GRATITUDINE

Alessandra Vitez, Exhibition Manager Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS, modera l’incontro sulla mostra La forma delle parole. Giovanni Caccamo, artista, ne racconta l’origine: “Tempo fa ho deciso di raccogliere l’appello di Camilleri ai giovani, di essere protagonisti di un nuovo umanesimo. Mi sono accorto che serviva una risposta corale. Ho lanciato una domanda ai giovani under 35: Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo?”. Da qui e dopo un lavoro di sintesi “abbiamo raccolto sessanta testi raccolti in un volume della Treccani con introduzione di Papa Francesco”. Invita a relazionarsi con i grandi: “Abbiamo affidato a maestri, artisti contemporanei, dodici testi che sono stati trasformati in opere che saranno poi messe all’asta e il cui ricavato andrà alla fondazione Bocelli”. Micol Forti, curatrice della Collezione di Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani, invita a “mettere in discussione le proprie certezze. Questo è quello che l’arte dovrebbe sempre fare. L’arte impone di non abbassare mai lo sguardo, di non girarsi mai dall’altra parte. Queste dodici parole sono state impresse su carta-cotone con caratteri mobili un’operazione che ha richiesto giorni. Le opere devono essere semi, e anche voi potete leggerle e produrre la vostra parola di cambiamento”. Tra le opere in mostra quella di Giulia Napoleone, che ha rivelato: “L’arte per me è l’unica cosa che conta, la intendo come il rapporto che instauro con l’umanità”. Laura Biancalani, direttore generale Andrea Bocelli Foundation, nello spiegare l’operato dell’Ente filantropico che rappresenta e che è presente anche ad Haiti, ha subito chiesto di pregare per la situazione drammatica che gli haitiani stanno vivendo. Come Fondazione Bocelli “lavoriamo affinché i bambini e i ragazzi possano scrivere la propria migliore storia possibile”. “Cerchiamo di creare spazi di bellezza, ascolto e presente: su queste tre parole vogliamo investire”. Simona Arduini, Vicepresidente Banca Ifis, main partner del progetto di Caccamo, ha sottolineato che “la mostra riporta l’attenzione sulla parola come mezzo di carità intellettuale, come strumento capace di generare un nuovo umanesimo” e ha portato esempi di progetti sociali sostenuti da Banca Ifis. Alessia Zanelli, imprenditrice, invitata a portare il suo saluto, ha espresso la propria gratitudine per essere stata coinvolta in questa esperienza. “Vorrei lasciarvi con la mia parola di cambiamento – conclude Caccamo – ed è la parola gratitudine”. Ha poi donato una canzone, cantandola live, senza musica, la sua voce il solo strumento. Siamo tutti invitati ad andare in mostra o su www.murodelcambiamento.it e a lasciare ciascuno la propria parola di cambiamento. (DT)

 

Rimini, 23/08/2023 – 18,20

MEETING RIMINI: GIOVANI E LAVORO, I CERVELLI POSSONO ANCHE RIENTRARE

Fuga dei cervelli, bassi stipendi e scarsa parità fra uomo e donna. Sono tre flash che ricorrono nel dibattito sul lavoro in Italia. Come è possibile affrontare la questione fuori dagli stereotipi del dibattito comune? Innanzitutto, partendo dal fatto che i cervelli possono anche rientrare e che è possibile trovare opportunità di sviluppo e lavoro anche nel proprio territorio, se siamo in grado di rispondere al fatto che sono richieste competenze sempre più alte e specializzate. È il caso di alcune aziende a forte vocazione innovativa, nate e cresciute nel Sud Italia. Perché i cervelli possano rientrare, è però necessario un cambio di paradigma. Non per forza gli occupabili devono essere giovani iperspecializzati, ma bisogna guardare all’esperienza e alla proposta che ciascun lavoratore può mettere in atto. Inoltre, è fondamentale promuovere allo stesso tempo l’attrazione di talenti dall’estero, per creare scambi positivi e virtuosi. Questo, almeno, per bilanciare in parte l’8% dei giovani che decide di lasciare l’Italia. Soprattutto, il punto di partenza su cui lavorare per affrontare la questione del lavoro in Italia è l’inverno demografico unito alla scarsità di cosiddette competenze STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Sono i principali punti emersi nel dibattito dal titolo “Generazione lavoro. Giovani, e se domani…” a cura di Fondazione per la Sussidiarietà, con Pier Giorgio Bianchi, cofounder e amministratore delegato Talents Venture, Luca Farè, Fondazione per la Sussidiarietà, Lorenzo Maternini, cofounder di Talent Garden e Monica Poggio amministratrice delegata Bayer. (AP)

 

Rimini, 23/08/2023 – 18.45

LEADERSHIP, COMPETIVITÀ E BENE COMUNE: IL VERO LEADER È ‘UNO DI NOI’

Di quali leader e di quale leadership abbiamo bisogno nell’epoca delle transizioni? La risposta arriva dal Meeting di Rimini, nell’incontro Leadership, competitività e bene comune. “C’è l’idea che il leader sia l’individuo carismatico che guida tutti gli altri – ha osservato Gianluca Giansante, Socio Comin & Partners e docente Luiss – è un mito da sfatare. La prima caratteristica del leader è quella di essere uno di noi”. Giansante, autore di Leadership. Teorie, tecniche, buone pratiche e falsi miti, edito da Carocci. Un esempio di leadership viene dal fuorionda, all’inizio della pandemia, del presidente Mattarella, anche lui impossibilitato ad andare dal parrucchiere. Un leader che comunichi con altri leader: “Il modello leader-follower non funziona nei modelli complessi: è fondamentale che i collaboratori possano prendere le decisioni”. Antonio Funiciello, responsabile Identity Management Eni e già capogabinetto di Mario Draghi a palazzo Chigi, ha aggiunto come non esistano “leadership per tutte le stagioni”. Nel tempo che viviamo, fatto di “grandi trasformazioni”, i veri leader sanno ideare “schemi nuovi”. La leadership, comunque necessaria, è forte quando “non accentra, ma delega, organizza, rispetta l’avversario, va contro corrente”. Funiciello, autore di Leader per forza. Storie di leadership che attraversano i deserti, edito da Rizzoli, ha aggiunto come “i decisori abbiano un rapporto molto complicato con il tempo”, devono “decidere e rispondere” di fronte alle sfide che li incalzano. Un leader come Mosè, che non vede la terra promessa, è sconfitto secondo le logiche attuali, ma “le esperienze umane si giudicano per quello che lasciano. Un sindaco bravo è uno che trasforma la realtà e cambia la vita delle persone”. (AC)

 

Rimini, 23/08/2023 – 18,59

MEETING RIMINI: INFRASTRUTTURE E PNRR

Lanfranco Senn, economista e fondatore di Studies in Regional Economic, ha moderato al Meeting per l’amicizia fra i popoli, a Rimini, l’incontro Infrastrutture e Pnrr: quale sviluppo per l’Italia. Antonio Decaro, presidente Anci e sindaco di Bari, ha sottolineato la complessità delle opere pubbliche: “Abbiamo dovuto fare in pochi mesi progettazione, gare per le infrastrutture”, per “recuperare un gap ambientale” dato che alcuni dei territori sono svantaggiati. Per Luigi Ferraris, amministratore delegato Ferrovie dello Stato Italiane “abbiamo la responsabilità di organizzare i progetti nel lungo periodo, gli sviluppi futuri” e c’è un tema di competenze perché “se un paese è stato fermo per anni relativamente fermo sulle infrastrutture le competenze si perdono. Abbiamo bisogno di ingegneri, giovani che vengano formati”. Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, sottolinea che “la maggioranza dei soldi del Pnrr è a prestito e quindi vanno restituiti. E’ importante spenderli tutti ma anche spenderli bene perché sono soldi a prestito che restituiranno i nostri figli”. Maximo Ibarra ha presentato l’operato di Engineering di cui è Ad: con la digitalizzazione simula l’infrastruttura in ogni suo aspetto, in modo da avere tecnologie predittive per intervenire nel momento giusto per evitare interventi straordinari e operare sempre in sicurezza. Giovanni Toti, presidente Regione Liguria, “abbiamo bisogno di aumentare le infrastrutture” pur sottolineando che il turismo, per esempio alle Cinque Terre, non crea soltanto indotto ma, anche, problemi di sovraffollamento e trasporto. L’idea è “una tariffa differenziata per i turisti in base al periodo dell’anno scelto”. Il nuovo rapporto della Fondazione per la Sussidiarietà dedicato al tema delle infrastrutture avvisa che l’Italia è in ritardo nelle infrastrutture di trasporto e che gli investimenti sono lo 0,4% del Pil, metà rispetto ai partner europei come Francia (0,9%), Gran Bretagna (0,8%), Germania (0,7%) e Spagna (0,6%). Dal 2010 al 2020 la Penisola ha speso complessivamente per la costruzione e manutenzione di infrastrutture di trasporto circa 98,3 miliardi di euro. Molto meno dei maggiori partner europei. Gli investimenti hanno superato i 227 miliardi di euro in Germania, 223 in Francia e 186 in Gran Bretagna. Solo la Spagna ha fatto meno di noi con 90 miliardi di euro. “Le infrastrutture di cui ha bisogno il Paese devono essere realizzate in modo sostenibile e coinvolgendo i territori e i corpi intermedi che rappresentano la società civile, invece di essere calate dall’alto”, osserva Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, “Il processo di consapevolezza delle popolazioni locali infatti non è una perdita di tempo, ma riguarda la sensibilizzazione a riguardo degli obiettivi di bene comune. Serve, insomma, un approccio sussidiario”. L’Italia – ricorda il Rapporto FPS – è all’ultimo posto fra i 28 paesi Ocse per la soddisfazione degli utenti delle infrastrutture (trasporto, energia, telecomunicazioni, acqua, etc.): appena il 18%, rispetto alla media generale del 38% e ai maggiori partner europei come Francia (53%), Germania (51%) e Gran Bretagna (35%). Il 68% degli utenti italiani, inoltre, ritiene che non si sia fatto abbastanza per la realizzazione di infrastrutture, contro una media Ocse del 58%. Ben tre quarti degli utenti italiani (73%) ritengono che un incremento degli investimenti in infrastrutture contribuisca alla crescita del paese e crei nuovi posti di lavoro. (DT)

 

Rimini, 23/08/2023 – 20,16

MEETING RIMINI: LEADERSHIP E RICERCA CLINICA IN ITALIA

Mattia Altini, presidente Società italiana di leadership e management manager in medicina (SIMM), direttore dell’Assistenza ospedaliera della Regione Emilia-Romagna, ha moderato al Meeting a Rimini l’incontro sulla leadership e la ricerca clinica in Italia. Apre il panel Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR): “La leadership è il tema più importante: perché questi cervelli vanno all’estero? Perché vogliono portare avanti in modo indipendente la propria ricerca. I giovani vogliono essere leader e per esserlo hanno bisogno di libertà. Per formarli nella leadership occorre dare loro responsabilità: chiedono questo”. E aggiunge un tratto personale: “La ricerca clinica sposa la scienza e arriva l’incontro con il paziente, strumento di amicizia e fratellanza: per me costruire un robot è una grande preghiera, costruire un robot che fa camminare le persone”. Per Marcello Cattani, presidente Farmindustria: “Il rischio che abbiamo è quello di gestire la ricerca con le regole del passato e questo è un boomerang. Pubblichiamo pochi brevetti, dobbiamo fare sì che se ne pubblichino di più. Servono nuove regole. Oggi l’Ema approva un nuovo farmaco: in Germania è disponibile dopo due mesi, in Italia dopo quattordici”. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, professore di Pediatria generale e specialistica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, definisce i fondi Pnrr “un Piano Marshall della ricerca, mai avuto prima d’ora. Non dobbiamo sprecare questa opportunità. Oggi le frontiere sono: medicina personalizzata, farmaci viventi, chirurgia molecolare e occorre tenere presente la possibilità di accesso alle terapie per chi vive in paesi meno floridi del nostro. Facciamo sì che questo mondo sia connotato da uguaglianza senza disparità territoriali”. Paola Burioli, dirigente alla Ricerca e innovazione, trasferimento tecnologico e formazione nell’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Dino Amadori (IRCCS), spiega che “gli Irccs sono sistemi dove la ricerca clinica vive a fianco del paziente. Cerchiamo soluzioni innovative da mettere a disposizione dei nostri pazienti”. E rilancia: “Mi piacerebbe avere degli influencer della Ricerca e innovazione, trasferimento tecnologico”. Carlo Nicora, vicepresidente Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (FIASO), direttore generale Istituto nazionale tumori Milano. “Gli italiani durante la pandemia hanno capito la ricerca clinica: avere i farmaci o i vaccini ha fatto la differenza. La ricerca clinica ha valore perché permette di offrire nuove speranze di vita. La ricerca clinica obbliga a un rigore metodologico che aumenta la qualità assistenziale, elemento impagabile per chi viene a farsi curare”. (DT)

 

Rimini, 23/08/2023 – 20,55

MEETING RIMINI: CIBO E BANCHE SONO RESPONSABILI DELLA TRANSIZIONE CLIMATICA, SERVE MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA TRA LA GENTE

“L’attuale sistema alimentare globale non solo non funziona, ma ha dei risvolti criminogeni: è il primo responsabile del cambiamento climatico e – considerando tutto il ciclo dagli allevamenti all’agricoltura estensiva, dalla trasformazione alla distribuzione e consumo – incide per il 35% sulla produzione di anidride carbonica”. A sostegno di questa tesi il sociologo e fondatore dell’associazione Slow Food e Terra Madre, Carlin Petrini, ha portato dei numeri inequivocabili all’incontro “Emergenza climatica e transizione ecologica” organizzato al Meeting di Rimini. “Il 33% del cibo al mondo va sprecato – ha ricordato Petrini – infatti ogni anno buttiamo via 1,5 miliardi di tonnellate di cibo edibile. Per produrre 1,5 miliardi di tonnellate di cibo sono stati utilizzati almeno 200 milioni di ettari di terra fertile e miliardi e miliardi di litri di acqua. Siamo in presenza di una persistenza di carenza di cibo: secondo gli ultimi dati Fao siamo passati da 850 milioni di persone senza cibo a oltre 900 milioni, e si contano almeno 25 milioni di morti di fame, in maggior parte bambini. È una vergogna planetaria, non si può più far finta di niente. Dovrebbe essere uno dei primi elementi in cui la politica planetaria deve per forza intervenire. Assistere in questo modo passivo è da irresponsabili”. Lo spreco riguarda i nostri comportamenti che vanno cambiati – ha aggiunto il sociologo – ma il cambio dei nostri comportamenti non è l’avvio di un periodo di mortificazione, ma l’avvio di un periodo di liberazione”.

 

Rimini, 24/08/2023 – 11,14

MEETING RIMINI: DIETRO LE QUINTE DELLA CRISI ENERGETICA

Dopo gli anni durissimi della crisi pandemica, quando sembrava avviato un percorso di ripresa l’invasione russa dell’Ucraina e la conseguente emergenza gas ha posto sotto i riflettori la crisi energetica. Marco Bernardi, presidente di Illumia Spa, azienda che vende energia e gas a più di 500mila clienti, nell’incontro dedicato all’energia, mercoledì sera al Meeting di Rimini, afferma: “Questa crisi ha fatto emergere lo svelamento di tante verità impazzite buone in astratto, ma che non fanno i conti con la realtà. Una di queste è l’assioma per cui un mondo total green è un mondo migliore”. Negli ultimi dieci anni, di fatto, si è incentivato il mondo rinnovabile e si è demonizzata un’altra risorsa fondamentale, che è il gas. “La lezione che, come Paese, abbiamo imparato dalla crisi è che bisogna tornare a investire sul gas”. Francesco Del Pizzo, direttore Strategie di sviluppo rete e dispacciamento di Terna (il gestore della rete di trasmissione nazionale): ”Le tecnologie rinnovabili possono essere efficaci nella transizione sia per mitigare l’impronta carbonica, sia per controllare il sistema dei prezzi”. L’Italia ha una caratteristica unica: geograficamente è l’appendice europea verso il continente africano. In questo caso diventa l’opportunità di costruire un ponte energetico tra Europa e Africa: è il progetto #TUNITA, l’interconnessione Italia-Tunisia: un elettrodotto da 600 MW finanziato con 300 milioni di euro da fondi europei. “Stiamo completando le valigie per l’inverno – annuncia Xavier Rousseau, senior vice president Strategy and market analysis di Snam – in anticipo e in maniera più ordinata rispetto all’anno scorso”. Gli stoccaggi sono oltre il 91 per cento a livello europeo e come Paese abbiamo una ‘valigia’ in più ormeggiata a Piombino, il rigassificatore che ci permette di ricevere via nave il GNL, gas naturale liquefatto”. Esordisce in modo severo Andrea Prete, presidente di Unioncamere: “Paghiamo per tutti i no che abbiamo detto nel passato. Credo sia inevitabile implementare le fonti rinnovabili, che ci rendono più indipendenti dal punto di vista energetico”. Ogni risorsa va anche riutilizzata, per quanto possibile. E nel caso degli imballaggi l’Italia è leader nell’economia circolare, ovvero nel riciclo e riutilizzo dei materiali. Ignazio Capuano, presidente del Conai (il Consorzio nazionale imballaggi) definisce la questione: il riutilizzo di materia prima consente di ridurre l’impronta carbonica. Per realizzare un disegno complesso come quello tracciato sono necessari una visione a lungo termine e una efficace pianificazione degli investimenti. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, afferma: “Energia e ambiente non sono antitetici. Non risolviamo la questione ambientale se non risolviamo insieme anche la questione energetica”. (PS)