Esposta dal 10 al 18 maggio

Dal 10 al 18 maggio la mostra del Meeting Il Volto ritrovato I tratti inconfondibili di Cristo è stata esposta a Cusano Milanino (MI). Abbiamo intervistato il dott. Maurizio Milesi, organizzatore e curatore della mostra:
– Com’è nata l’idea di proporre la mostra nella vostra città?
«Su richiesta del Parroco don Andrea Ferrarotti, si è deciso di proporre la Mostra del Meeting “Il Volto Ritrovato” per la nostra Festa Patronale, dedicata alla “Madonna della Cintura”, da sempre oggetto di grande devozione e venerazione nella nostra cittadina»
– Ci sono stati dei volontari che hanno partecipato alla mostra e in che modo sono stati organizzati?
«Si, ci sono stati una decina di volontari, soprattutto nell’importante servizio di guida alla mostra, aiutati nella preparazione da Raffaella Zardoni, una delle curatrici. Si è potuto così introdurre i visitatori della mostra non solo ad apprendere cose nuove e ad ammirare la bellezza del volto del Signore così come esso si è palesato nella storia e nell’arte, ma anche e soprattutto di far fare loro un incontro vero e vivo con delle persone che il percorso della mostra l’hanno fatto proprio, per primi, nei loro cuori»
– Come mai avete deciso di allestire la mostra sul Volto Ritrovato a Cusano Milanino?
«Una nostra parrocchiana, Ornella Vela, è stata compagna di scuola e di banco di Raffaella Zardoni e quindi, dovendo scegliere quale mostra portare per la prima volta a Cusano, abbiamo valorizzato la “storia personale” nella proposta di Ornella, rispettando così quella simpatica circostanza»
– Quali sono stati gli obiettivi prefissati sulla mostra?
«Questa mostra è stata la prima allestita a Cusano nell’ambito della Festa patronale. L’obiettivo era, “ad experimentum”, quello di capire come un percorso profondamente spirituale e ricco culturalmente potesse incontrare l’interesse della nostra cittadinanza. Inoltre anche tutte le implicazioni organizzative della stessa (luogo, allestimento, formazione, pubblicità ed eventuali sponsor) sono state valutate con questa prima proposta»
– C’è stata molta affluenza? In particolare quale target è stato più partecipativo alla mostra?
«Un peccato all’origine di questa proposta è senz’altro stato lo scarsissimo tempo a disposizione dal “via libera” del parroco all’inaugurazione della mostra, in effetti abbiamo avuto solamente due settimane per la preparazione. Non si è potuto quindi pubblicizzare l’evento come avrebbe meritato e nemmeno proporlo alle scuole. Questo sia per l’imminenza della fine dell’anno scolastico, con l’inevitabile aumentato nel carico delle attività didattiche, sia per la mancanza di tempo necessario ad ottenere i permessi obbligatori. Nonostante questo vi è stata, in una settimana di mostra, una buona affluenza: circa quattrocento persone sono state accompagnate nelle visite, soprattutto adulti»
– L’ esperienza della mostra: persone incontrate, fatti accaduti, aneddoti, nuovi rapporti, cose interessanti, persone e realtà coinvolte, e/o testimonianze particolari.
«Abbiamo incontrato molte persone che, alla fine della visita guidata, non ci hanno nascosto la loro commozione con il desiderio di andare, al più presto, a Manoppello (PE) per contemplare il Volto Santo. Ci è capitato anche di incontrare un concittadino, Piero Valli, il quale sta preparando dei dipinti con soggetto Cristo Re e la SS. Trinità, richiestigli da un vescovo africano per una Chiesa del Kenya. Il giorno dopo la visita, Piero Valli è ripassato per ringraziarci e per chiedere un nostro parere sul “Volto” da dare al “Cristo Re” e alla Santissima Trinità»
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