Io sono di Gesù Beato Rolando Rivi, testimone della verità

Il racconto della mostra del Meeting sbarcata a Reggio Emilia

6 Febbraio 2014
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La mostra sul Beato Rolando Rivi è stata esposta a Reggio Emilia dal 12 al 26 gennaio all’interno della cattedrale della città emiliana. Tutto parte dal 27 marzo 2013 giorno in cui Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto di beatificazione di Rolando Rivi, seminarista martire, ucciso alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Rolando Rivi, solo quattordicenne, fu rapito, torturato e ucciso da alcuni partigiani comunisti, che ne odiavano l’attaccamento a Cristo e la continua testimonianza che la sua vita era per gli altri giovani. Così il 5 ottobre 2013 a Modena è stata celebrata la cerimonia di beatificazione.

Questa mostra, realizzata nel 2013 in occasione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, illustra la vita, la testimonianza di fede e il martirio di un ragazzo che voleva donare la propria vita terrena a Gesù e rappresenta un’occasione d’incontro con un testimone, icona dei martiri del XX secolo, che, “innamoratissimo di Gesù”, ci guida a porre Cristo al centro dell’esistenza, anche nelle circostanze più difficili.

Abbiamo intervistato l’organizzatrice della mostra, l’ insegnante della scuola primaria di Cadelbosco Sopra di Reggio Emilia, Fabiana Guerra, esperta della vita di Rolando Rivi: “La cattedrale di Reggio Emilia ha rappresentato il luogo ideale in cui allestire la mostra sul Beato Rolando Rivi. La cattedrale è il centro di una diocesi, sulle reliquie dei martiri venivano erette le cattedrali, perciò oltre alla mostra c’era anche il reliquiario esposto al culto e alla venerazione dei fedeli”. Rolando Rivi d’altro canto era di origine reggiana ed è ancora sepolto nella città emiliana.
“Il 12 gennaio, il primo giorno di esposizione della mostra, in Cattedrale S.E. Monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia, ha presieduto la celebrazione eucaristica, offrendo al culto la reliquia – continua Fabiana Guerra – sono stati molti i fedeli che si sono soffermati a venerare la preziosa reliquia e durante i giorni dell’esposizione moltissime persone incuriosite si sono avvicinate alla mostra o voluto sapere di più sulla figura del Beato Rivi”.

“Gli assoluti protagonisti dell’esposizione sono stati gli studenti di molte scuole e i ragazzi di molte parrocchie che hanno visitato la mostra con gli insegnanti e gli educatori e l’affluenza è stata buona, anche quando non c’erano visite guidate.”

Inoltre aggiunge l’ insegnante: “Le visite, organizzate in orari stabiliti, sono state gestite direttamente dai volontari che sono stati impiegati durante le due settimane della mostra. Fin dalle prime fasi dell’allestimento sono stati coinvolti circa 12 volontari che sono stati preparati in base alle loro disponibilità di tempo e alle loro richieste”.

“Da sottolineare – conclude Fabiana Guerra – che la mostra ha ottenuto il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale. Ciò ha permesso agli organizzatori di fare un invito ufficiale e di esporre il logo del Patrocinio (U.S.R.). Inoltre la mostra è stata l’occasione per alcuni incontri particolari, uno su tutti l’aver saputo che c’è un oratorio a Lesignano Bagni di Parma che sta dedicando l’oratorio al Beato Rivi.”

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