
La mostra allestita al Meeting dal titolo “Ad Usum Fabricae. L’infinito plasma l’opera: la costruzione del Duomo di Milano” è stata noleggiata a Bisuschio (VA) dal 31 ottobre al 2 novembre scorso. Com’è nata l’idea di proporre la mostra nella vostra città? Cos’è accaduto in mostra? Ivan Di Sirio, uno degli organizzatori, ci racconta la sua esperienza.
L’ambito in cui è stata proposta la mostra in oggetto è il gruppo di lavoro de la ProLoco di Bisuschio. Negli anni del nostro mandato, 5 per l’esattezza che termineranno a gennaio 2015, abbiamo cercato e lavorato affinché le feste di paese potessero essere veicolo di un’esperienza e di una bellezza per tutti. Alla salamella e polenta abbiamo abbinato spettacoli teatrali, laboratori didattici per le scuole, e varie.
Il Duomo di Milano è a me caro per diverse vicende personali, e l’idea di portare la mostra del Duomo di Milano all’interno di Villa Cicogna Mozzoni di Bisuschio (villa assai rinomata e importante in Lombardia), mi ha da subito entusiasmato. Racchiudere il Duomo in Villa, portare il mondo all’interno di un paesino.
Presa la decisione è partita la macchina organizzativa, io e il mio caro amico Giulio Franzosi siamo stati gli organizzatori, curatori e promotori della mostra. Abbiamo contattato i dirigenti scolastici della zona e gli abbiamo presentato la nostra proposta, una visita guidata per le scolaresche delle elementari, medie e superiori, una mattinata dedicata. Abbiamo incontrato insegnanti, professori e associazioni di genitori, tutti colpiti dalla proposta.
«E per i bambini mussulmani? – ci hanno fatto subito notare – raccontiamo il cantiere del Duomo di Milano, la sua bellezza, bellezza che è per il mondo e del mondo», questa è stata la nostra risposta.
Il lunedì antecedente all’evento una nostra amica, Monica Braga, ha rispiegato la mostra a coloro che avrebbero fatto da guida, in quella serata abbiamo invitato anche l’amministrazione comunale, eravamo una cinquantina. Non male per essere stata a porte chiuse.
Il venerdì mattina dalle ore 8.15 hanno cominciato ad arrivare le varie classi, ogni 20 minuti circa partiva un gruppo composto da 25 alunni. Abbiamo terminato la mattinata alle ore 13.45, e abbiamo accolto 315 alunni. Un successo inaspettato.
Per il sabato e la domenica la cornice è stata la festa Sapori d’Autunno, con la classica castagnata e mercatini vari, l’occasione per fare incontrare ai più la mostra nelle giornate di sabato e domenica. Durante le giornate la mostra era accessibile a tutti liberamente, oppure per la visita guidata erano esposti degli orari, abbiamo accompagnato circa 70 persone ed è stata visionata liberamente da almeno un centinaio di altre persone.
Per chiudere, come si dice, con il botto, la domenica sera abbiamo anche organizzato e proposto lo spettacolo con Carlo Pastori A.U.F., un vero successo, altre 200 persone che sono rimaste a bocca aperta!
Un aneddoto che ho raccontato nel proporre la mostra del Duomo di Milano è stato quello dei miei figli: «ma è grande come il DuomodiMilano?!», (tutto d’un fiato). Infatti, per i miei figli, 3 e 5 anni, gli oggetti in genere o sono grandi come il Duomo di Milano, oppure è tutto piccolo. Da questa infantile considerazione, parlando con mia moglie, ci siamo resi conto che è un ottimo termine di paragone per confrontarsi con la vita. Considerevole, impegnativo ma che permette di tenere alto lo sguardo nelle vicende della vita.
«Chi l’ha costruito il Duomo di Milano?!», è stato difficile convincerli che siano stati tanti uomini a costruirlo anziché tanti giganti, ma ancora più difficile è stato spiegare loro il perché l’hanno costruito, non per una difficoltà di comprensione dei bambini, ma per una mia inconsapevolezza, fondamentalmente non avevo ben chiaro il perché. Non lo sapevo proprio.
Articoli correlati:
Calendario Eventi
Guarda tutti gli eventiMar

Da solo non basto
In viaggio con i ragazzi di Kayròs, Portofranco e Piazza dei Mestieri
Mar

Da solo non basto
In viaggio con i ragazzi di Kayròs, Portofranco e Piazza dei Mestieri
Mar
