Grazie ad Abramo l’incontro con Dio: successo per l’esposizione a Pesaro e Milano

La mostra di “Abramo. La nascita dell’Io”, dopo il boom registrato al Meeting di Rimini, continua a sorprendere e a coinvolgere tanti visitatori

18 Gennaio 2016
Image

Da Pesaro passando per Milano, la mostra di Abramo, presentata nell’ultima edizione del Meeting, continua a conquistare un alto numero di visitatori nelle diverse esposizioni in giro per l’Italia, segno di come questa figura non sia poi così lontana nella Storia ma attuale. Proprio come emerge dal lavoro dei curatori: Don Ignacio Carbajosa Pérez, ordinario all’Università San Damaso di Madrid, il professor Giorgio Buccellati, docente all’Università di California e direttore dell’Istituto Internazionale per la Mesopotamia e l’Alta Siria. Una mostra che lascia grandi spunti di riflessione, come sottolineato dalle persone che hanno voluto riproporla nelle proprie città, dopo la “prima” del Meeting.
“C’erano davvero tante persone nella Sala della Prefettura alla presentazione della mostra – racconta il Prof. Don Daniele Federici docente di Storia, Filosofia e Religione presso La Nuova Scuola di Pesaro – questa esposizione è stata significativa per diverse ragioni”.
Lo è stata per le scuole, racconta il docente: è stata commovente “la preparazione alla visita fra professori e studenti è per la città un vero momento culturale”. Il lavoro dei ragazzi è stato sorprendente e nel ricordo di Don Federici c’è un giovane studente di una scuola media che ha ripetuto le parole del Prof Joseph Weiler, le parole ascoltate durante incontro del Meeting di quest’estate: “Dio mette alla prova Abramo”. Anche i piccoli, gli scolari delle elementari, hanno seguito con grande attenzione la spiegazione della figura di Abramo: “Incredibile vederli a bocca aperta, così come accorgersi di quando il brusio delle loro chiacchiere, all’ingresso, si trasformava in un profondo silenzio fino alla fine del giro”, confida Don Federici.
La mostra a Pesaro allestita nella Sala Laurana, al piano terra del Palazzo della Prefettura, dal 13 novembre al 2 dicembre, ha registrato in totale 14mila visitatori.
“Un significativo momento per la città, per le persone che sono passate, una grande occasione di riflessione sulla loro vita – continua Don Daniele Federici – mi ricordo in modo particolare un vecchietto che mi ha confessato: ‘se non ci fosse Cristo sarei finito’. Questo vuol dire quanto sia importante mettere a tema il cuore dell’uomo e della felicità”.
Un tema che non ha lasciato indifferenti neanche i 600 visitatori, per lo più studenti, che hanno affollato l’esposizione dal 9 al 18 dicembre all’interno dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
“Un’esperienza molto positiva – sottolinea Pietro Riva Responsabile Studenti Ateneo Università Cattolica Milano – anche se solo per sette giorni, in un periodo non vivace per l’Ateneo viste le festività, abbiamo registrato ottimi risultati. Avevo, infatti, invitato tutti i compagni dei corsi e i professori e in tanti hanno visitato la mostra. Difficile quantificare ma sicuramente 200 – 300 persone hanno seguito il percorso guidato di un’ora, in gruppi che andavano dalle due alle dieci persone, e almeno il doppio ha poi curiosato fra i pannelli”.
La mostra è stata presentata l’11 dicembre scorso da uno dei curatori, il professore Giorgio Buccellati, e dal docente di Storia della chiesa Marco Giuseppe Rainini. Centocinquanta i ragazzi che erano presenti all’incontro, insieme a dieci docenti.
“Ho voluto proporre questa mostra – ci svela Riva – perché non sono stato al Meeting di Rimini quest’estate, ero in America a studiare, e così dopo aver curiosato nel catalogo e aver colto la provocazione insita nella mostra ho pensato che mi sarebbe piaciuto rilanciarla all’interno dell’Università. Mi sembra davvero il luogo adatto per Abramo, non escludo di riportala nuovamente e farla vedere a chi non ha potuto”.
Lasciando Milano per tornare a Pesaro, “Abramo. La nascita dell’io” è stata anche un occasione per il dialogo fra le religioni. Oltre alla presentazione e al dibattito finale, un incontro pubblico molto significativo è stato quello con l’Imam Nicham Rachdi e il Ministro del Culto ebraico di Ancona Nahmiel Ahronee, all’indomani dell’attentato di Parigi. “Eravamo tutti un po’ appesantiti all’inizio, ma alla fine tutti molto felici”, sottolinea Don Federici. Nell’incontro entrambi i relatori hanno parlato della figura di Abramo nelle loro religioni: “Abbiamo chiesto loro di presentarlo, raccontarlo secondo la loro fede. Un vero punto di contatto fra ebraismo, cristianesimo e islam. Abramo – prosegue Don Federici – non è solo un personaggio della Storia, ma un esempio di ragionevolezza che è ancora molto contemporaneo. Ne è convinto Pietro Riva, sottolineando che “oggi più che mai tutti viviamo quella condizione”. Così, “capire la propria responsabilità nel mondo è la sfida più grande e tutti quelli cui ho spiegato la profondità dell’esposizione sono rimasti letteralmente affascinati”.
Dello stesso avviso il Professore de “La Nuova Scuola di Pesaro” secondo cui ciò che colpisce maggiormente dell’esposizione di Abramo è stato “la potenza dell’incontro tra studenti, colleghi, visitatori, il dialogo tra sacerdoti e l’incontro con i rappresentanti delle altre religioni”.
Questo perché “la vera potenza di Abramo è quella di fare incontrare Dio”.

Prossime tappe della mostra in Umbria, Lombardia, Marche e Veneto.

Per info sul noleggio: www.meetingmostre.com

Catalogo Mostre

Guarda tutte le mostre

Seleziona dove cercare
Solo risultati esatti
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Anno di presentazione
Filtra per Categorie Mostre
Seleziona tutte le categorie
Arte
Letteratura
Mostre per bambini
Musica
Scienza
Sociale
Sport
Storia
Storia dei Popoli
Storia della cristianità