La mostra propone al visitatore di seguire i percorsi intrapresi dai migranti, immedesimandosi nella loro condizione umana prima che offrendo soluzioni a un problema molto complicato, sui cui si stanno confrontando e scontrando le cancellerie dell’Europa.
In tutto il mondo sono 250 milioni le persone che hanno lasciato il loro Paese per cercare miglior sorte.
L’Italia, anche a motivo della sua collocazione geografica al centro del Mediterraneo, è da tempo al centro della questione. Le immagini e i racconti dei naufragi in mare o degli sbarchi a Lampedusa o sulle spiagge della Sicilia e della Calabria calamitano l’attenzione: 155 mila le persone arrivate sulle nostre coste nel 2015. Ma in Italia vivono e hanno messo radici da tempo quasi 6 milioni di stranieri.
Tutti hanno alle spalle un viaggio che li ha portati qui dalle loro terre, tutti hanno dovuto fare i conti con una lingua, una cultura, una società più o meno distanti da quella di origine. È stato un incontro, a volte traumatico, a volte fecondo, sempre faticoso.
Guarda il video dell’intervista al curatore Giorgio Paolucci
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