Giovedì 30 agosto, ore 15

LE RAGIONI DI UN IMPEGNO PER LA VITA CONTRO L’ABORTO E CONTRO LE ARMI NUCLEARI

Incontro testimonianza con:

Juli Loesch

(USA) fondatrice del movimento "Prolifers for Survival"

Juli Loesch, americana della Pennsylvania dove è nata trentatré anni fa, in una famiglia cattolica, giovanissima abbandona la Chiesa. A soli diciassette anni esce da casa trasferendosi in California per partecipare alle lotte del sindacato dei contadini "chicanos" di cui è leader César Chávez (cfr. l’intervento di Tomas Calvo Buezas ne "Il caldarone dei popoli", martedì 28 agosto). Negli anni Sessanta partecipa alle proposte dei movimenti pacifici americani e condivide alcune tesi dei movimenti femministi. Reagendo alla schematizzazione secondo cui schierarsi contro l’aborto sarebbe "di destra" e schierarsi contro le armi nucleari sarebbe invece "di sinistra", nel 1970 Juli Loesch fonda il movimento "Prolifers for Survival" che si batte contemporaneamente contro il potere distruttivo delle armi nucleari e contro la legge sull’aborto che ha ucciso negli USA, dal ‘73 ad oggi circa dieci milioni di concepiti. In una società per la quale appunto l’impegno contro la bomba è "di sinistra" e quello contro l’aborto è "di destra" la posizione e l’impegno di "Prolifers for Survival" e di Juli Loesch sono già di per sé una contestazione radicale ai luoghi comuni della morale americana Nel 1972 Juli Loesch comincia a riavvicinarsi alla Chiesa. Attualmente, oltre ad occuparsi di "Prolifers for Survival", collabora al "National Catholic Register", un quindicinale cattolico a diffusione nazionale edito a Los Angeles, e alla "New Oxford Review" di Dale Vree.

J. Loesch:

Mi chiamo Juli Loesch. Sono americana, ma per favore non vogliatemene per questo. Non sono una persona senza esperienza internazionale; ma so qualcosa anche del modo di vivere americano, del modo di morire americano. Ma prima d’incominciare, vorrei togliermi una curiosità. Quanti di voi sono fortemente antiabortisti? Quanti hanno sostenuto la campagna per le leggi contro l'aborto in Italia? Alzate la mano destra per favore. Adesso: quanti di voi sono fortemente contro le armi nucleari? Chi vuole espellere i missili da Comiso? Alzate la mano sinistra per favore. Nel mio paese ci sono molti stereotipi negativi sul perché la gente si coinvolge in movimenti pacifisti o antiabortisti. Ditemi se questo suona del tutto familiare. Alla destra abbiamo il Movimento per la vita: un pugno di reazionari piccolo-borghesi, sessisti e fascisti, che vogliono costringere le donne ad avere figli indesiderati, per servire la Chiesa e lo Stato. Dico bene? Molti dicono così. Alla sinistra, abbiamo il Movimento per la Pace: un pugno di drogati e fornicatori e di agenti del KGB che vogliono svendere il libero Occidente all’imperialismo sovietico. Dico bene? Molti dicono così...Dalla vostra reazione capisco che voi non accettate affatto questi stereotipi. Questo è un buon segno. Perché il Movimento per la Vita e quello per la Pace sono fatti l’uno per l’altro. Devono lavorare assieme e se non lavorano assieme, cadranno entrambi forse, e non meriteranno altro che fallire; spero che questo vi dispiacerebbe. A me sì. Perché credo che entrambi questi movimenti sono della massima importanza. Se il Movimento per la Vita non riesce a conseguire i suoi obiettivi, c'incammineremo verso un futuro in cui nessun nato o nascituro avrà una garanzia di vita umana, diritti umani o anche d'identità umana. Nessun diritto per nessuno. E se il Movimento per la Pace non riesce a raggiungere i suoi obiettivi, allora c’incammineremo verso un futuro... bè forse verso nessun futuro del tutto, soltanto un evento nucleare che cancellerà tutti i futuri: veramente una specie di raschiamento continentale in cui tutti faremo la fine del feto e saremo grattati via dalla superficie della terra. Perciò questi due movimenti devono spuntarla insieme. Oppure cadremmo tutti insieme, e moriremo. Io non l’ho sempre pensata cosi. Se mi aveste chiesto, poniamo dodici anni fa, se mi opponevo alle armi nucleari avrei risposto: "Naturalmente!". Ma se mi aveste chiesto dell’aborto la mia risposta sarebbe forse stata più o meno come questa: "L’aborto è tanto, tanto complesso. E’ tanto, tanto complicato". Naturalmente nessuno è per l’aborto, ma non sono neppure esattamente contro di esso. Perché è tanto, tanto personale e tanto, tanto privato (...). Questa è quella che chiamo la mia risposta del ‘tanto tanto’ all’aborto. Ma circa sette anni fa, leggevo e tenevo discorsi contro l'industria nucleare militare concentrandomi sugli effetti disastrosi delle radiazioni sulla salute umana. Perciò ho cominciato lentamente a vedere una relazione tra aborto e armi nucleari... una relazione cruciale. Vorrei ricrearvi il tipo di discorsi che facevo, sette anni fa, sulla minaccia nucleare, per illustrarvi come alla fine ho fatto questa connessione a favore della vita. Immaginate di essere una donna incinta da cinque settimane e mezzo. Questo vuol dire che avete già un minuscolo figlio o figlia che cresce in voi, alto circa 13 millimetri: circa quanto l'unghia del vostro mignolo. Non lo date ancora a vedere e addirittura potreste anche non sapere di essere incinta, ma questo infante in miniatura ha già una testa, un corpo, un cuore che pompa sangue e onde cerebrali misurabili. Questo bimbo ha anche delle specie di ‘gemme’ che cresceranno a velocità sbalorditiva in braccia e gambe. A cinque settimane e mezzo avete delle ‘gemme’. Cinque giorni più tardi braccia e gambe e cinque giorni dopo delle ditina, ad otto settimane dal concepimento su queste appaiono le impronte digitali. Ora immaginate che ci sia una guerra nucleare limitata in qualche parte del mondo. Non diremo in Europa, questo potrebbe rovinarvi la giornata. Immaginiamo che sia da qualche altra parte, per esempio in Medio Oriente. Ambientiamola là. E’ abbastanza lontano da non essere abbrustoliti, ne sepolti sotto edifici cadenti e così via. Tuttavia, a mano a mano che il fumo si dirada, in un paio di settimane, a seconda della velocità del vento e delle condizioni atmosferiche locali, la gente di tutto il mondo respirerebbe pezzettini di Iran o Iraq. Compreso il plutonio 239.Che cosa succede quando respirate aria contaminata dal plutonio? A bassi livelli, nel breve termine, non vi ucciderà. Potrebbe uccidere alcuni minuscoli grumi di cellule nei vostri polmoni. Poco pericolo a breve termine... per voi. Tuttavia, quel plutonio potrebbe entrare tramite i vostri polmoni nel vostro flusso sanguigno, poi immettersi nella placenta del vostro bimbo (siete incinta di cinque settimane e mezzo, non dimenticatelo) e uccidere un grumetto di cellule proprio sulla gemma del braccio. Se questo succede, il vostro bimbo non avrà un braccio. Trentanove anni fa, alcune donne giapponesi che erano piuttosto lontane dai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki e non avevano subito danni alle loro persone, più tardi diedero alla luce figli senza braccia, o senza una parte del palato o del cuore. Può capitare soltanto quando il bambino è in certi stadi di sviluppo. Questo si chiama danno teratogenico. E’ causato da quantità minute di emettitori alfa, come il plutonio, ed è un evento che quando lo si vede spezza davvero il cuore. Di più, non c'è bisogno che abbiate già concepito un bimbo. Le radiazioni gamma possono attraversare i vostri testicoli o le vostre ovaie e danneggiare il vostro sperma o le vostre cellule-uovo, causando difetti genetici nei bimbi che concepirete più tardi nella vita. Il 99,5% delle mutazioni genetiche casuali è incompatibile con la vita fino alle prime 50 divisioni cellulari. Sapete quel che vuol dire: morte prima della nascita. L’altro 0,5% di mutazioni casuali permetterà la nascita di un individuo anormale. Le malattie genetiche dei neonati possono essere dolorose e deformanti, e infine mortali. E se questo individuo vive abbastanza da sposarsi e avere una famiglia, passerà i geni difettosi a tutta la sua futura progenie, in teoria per sempre. Ogni incidente che contamina un’intera sezione della superficie terrestre con materiale radioattivo: l’aria, l’acqua, il suolo, i raccolti, farà proliferare malattie genetiche nella popolazione per l’intero avvenire. E penso che nessuno abbia il diritto di fare ciò. Ai vecchi tempi, se stavate combattendo una ‘guerra giusta’ potevate brandire la vostra spada e uccidere il vostro nemico. Va bene. Ma la vostra spada non era mai lunga abbastanza o affilata abbastanza, per così dire, da procedere alla mutilazione dei figli, nipoti e pronipoti del vostro nemico. Come potete giustificare l’attacco ai discendenti del vostro nemico? Che cosa vi hanno fatto le future generazioni? Niente. Perciò non possiamo essere giustificati in questo attacco contro di esse. Sono innocenti. Anche nel nome della sicurezza nazionale, non abbiamo il diritto di minacciare anche di rischiare un assalto massiccio su bimbi innocenti ancora di là dal nascere. Fu a questo punto del mio discorso sette anni fa che una donna alzò la mano: ‘Come ti schieri sull’aborto’, mi chiese? ‘E’ tanto, tanto complesso’ le risposi. ‘Non cercherei mai di dire ad alcuno che cosa è giusto e sbagliato.’ ‘Ma ti sei appena pronunciata su una cosa come moralmente sbagliata. Se è sbagliato anche danneggiare secondariamente questi bimbi con le radiazioni, non è sbagliato ucciderli deliberatamente?’ ‘Non puoi metter queste cose sullo stesso piano’ le risposi. ‘Sono due problemi separati, due questioni completamente diverse. Il problema nucleare è un crimine collettivo, un fatto d’insensibilità governativa verso la vita, mentre il problema dell’aborto è tanto, tanto personale, è tanto, tanto privato, è di esclusiva pertinenza della singola donna incinta’. Un’altra donna alzò la mano e disse: ‘Come può essere di esclusiva pertinenza della donna incinta? Ti sei sforzata nell’ultima mezz’ora di renderci interessati a ciò che il plutonio 239 farebbe a delle braccine incipienti di bimbo. Dovresti vedere che cosa fa un cucchiaio raschiatore al suo intero corpo!’. Sappiamo tutti che cosa farebbe un raschiatore? Io non lo sapevo. Perciò lei me lo disse. ‘Ridurrebbe il corpo del bimbo a una polpa sanguinolenta. Poi lo fa passare per un tubo in un vaso di vetro dove sembra salsa di pomodoro con le braccine e gambine che emergono’. ‘Sono offesa’ le risposi. ‘Sento che mi stai manipolando emotivamente con le tue descrizioni offensive, polpa sanguinolenta, e così via’. ‘Bene – rispose - sei tu che ci hai chiesto di farci un’immagine mentale delle braccine incipienti. Ti sto solo chiedendo di farti un’immagine mentale del resto del corpo di questo bambino. Un’altra donna aggiunse: ‘Non importa se il veleno usato era iodio 131 o una soluzione salina’. Sappiamo tutti che cos’è un aborto per avvelenamento? Una soluzione fortemente salina è iniettata nel sacco amniotico. Il nascituro l’inala e la deglutisce e le sue membrane sono bruciate, dentro e fuori. Il sale può agire direttamente sul cervello e causare emorragie cerebrali e poi convulsioni. Il nascituro può avere convulsioni dolorose per molte ore, prima di essere espulso dal grembo, morto. ‘I veleni sono veleni mi disse la donna, bimbi sono bimbi e la morte è morte’. Non ci avevo mai pensato in quel modo. Mi diede fastidio. Decisi di pensare alla cosa e vedere se nessun altro trovava una connessione tra violenza nucleare e violenza abortista. Conobbi uno scienziato, la dott. Rosalie Bertell, che è un’oppositrice dell’industria nucleare. La dott. Bertell mi disse che tale connessione esisteva più che mai; ed aggiunse persino che se l’America non avesse avuto l’aborto legale, l’industria nucleare lo avrebbe dovuto inventare. Che cosa? Se non avessimo avuto l’aborto legale l’industria nucleare avrebbe dovuto inventarlo? Che cosa intendeva? La Dr. Bertell mi spiegò un caso giudiziario americano relativo all’industria nucleare, che può avere un significato terribilmente spaventoso non sol nel mio paese, ma anche nel vostro. In breve, era una petizione di revoca delle licenze all’industria nucleare, in base alle seguenti tre considerazioni: 1) Emissioni ordinarie di basso livello dal ciclo del combustibile nucleare risulterebbero in mutazioni genetiche casuali. Questo è innegabile. 2) Mutazioni casuali risulterebbero in morti umane. Come abbiamo appreso prima il 99,5% delle mutazioni alle cellule uovo o allo sperma sarebbe incompatibile con la vita non ancora nata. Questo è anche innegabile.3) La petizione sosteneva che la costituzione americana non permetteva la concessione di permessi per omicidi premeditati, anche se casuali. O no? Sfortunatamente per il movimento antinucleare, questo era il punto debole della causa. Testimoni competenti furono introdotti a parlare delle stesse cose che abbiamo visto assieme un attimo fa: radiazioni gamma, malattie genetiche e così via. Fu una testimonianza di largo respiro e tremenda. La sorpresa venne quando i difensori della causa nucleare semplicemente ignorarono questo. Non lo confutarono. Non negarono che era un vero dato di fatto. Solo non vi prestarono la minima attenzione. Perciò uno dei testimoni scientifici di parte nucleare s’incontrò con l’altra parte privatamente e chiese: ‘Come potete ignorare questa testimonianza? Negherete davanti alla corte che la radiazione di basso livello può causare difetti nei bimbi?’ ‘No’ risposero ‘Ma possono essere eliminati’. ‘Sorprendente! Anche le malformazioni possono essere eliminate?’ ‘No - dissero gli avvocati del nucleare - non le malformazioni, ma i bimbi’. I bimbi possono essere eliminati. L’idea è che se le donne fossero solo abbastanza ‘illuminate’ da fare esami prenatali e abbastanza ‘illuminate’ da abortire ogni bimbo malformato, il problema dei bimbi anormali sarebbe risolto. Così. Eliminate il problema scaricando le vittime. Poi continuate i vostri affari. Capisco come, se non avessimo avuto l’aborto legale, l’industria militar-nucleare avrebbe dovuto inventarlo. Serve così bene ai loro scopi. Pensate che sto esagerando? Sapevate che l’aborto era illegale in Giappone prima della seconda guerra mondiale? Ma dopo i bombardamenti atomici e la vittoria americana, l’esercito di occupazione americano sovraintese al rifacimento della costituzione giapponese e nella legge giapponese di protezione eugenetica legalizzarono l’aborto. Ora perché l’esercito di occupazione americano dovrebbe sovrintendere alla legalizzazione dell’aborto in Giappone quando questo stesso era non solo illegale, ma virtualmente impensabile negli Stati Uniti? Potrebbe essere che noi americani non volevamo affrontare le conseguenze del nostro attacco atomico? Potrebbe essere che noi americani non volessimo assumerci la responsabilità per questi bimbi resi vittime? I bimbi possono essere eliminati. Storicamente - parlo da americana - la nostra mentalità nucleare ci condusse alla mentalità abortista, sono due concetti che vanno a braccetto. Un altro esempio, ancora una volta da un tribunale americano. Una donna che lavorava in un laboratorio universitario fu contaminata per incidente a causa di una negligenza di un collega. Era incinta in quel tempo. Ebbe un aborto spontaneo. Diede alla luce un bimbo morto. Voleva andare in tribunale, ma il suo legale le disse che non poteva accusare la parte responsabile di negligenza criminale o omicidio preterintenzionale, perché dopo tutto, nessuno era morto, no? Ah sì, è così? (…).Poi feci la conoscenza di qualcos’altro che da un punto di vista morale era anche più rivoltante, se lo potete immaginare. Era un libro intitolato: ‘Sulla guerra termonucleare’, scritto da Herman Kalm. In esso, egli giustifica una guerra termonucleare limitata con la motivazione che potrebbe essere razionale. Diceva che potremmo ottenere buoni risultati, ottenere scopi politici e militari, ad un prezzo accettabile. Ora, supponiamo che i suoi scopi siano davvero buoni: respingere un aggressore, rendere sicura la libertà, difendere il bene. Bene. Ma qual è il prezzo accettabile? Kalm non tralascia di dare una risposta. Calcola quanti milioni di dollari di danni alle cose, quante decine di milioni di morti, quanti ustionati di terzo grado, quanti feriti. Poi aggiunge il seguente paragrafo, e cito: le morti embrioniche sono di significato limitato. Questi sono concepimenti che avrebbero se non fosse stato per la radiazione che aveva danneggiato lo sperma o la cellula-uovo potuto aver successo. Come conseguenza di una guerra nucleare limitata ci sarebbero, nel lungo termine, cento milioni di morti embrioni che. Tuttavia, essendo la fecondità umana quella che è (...) - mi piace quella parola, fecondità, mi fa sentire come i conigli - la fecondità umana essendo quella che è, questa leggera riduzione di fecondità non dovrebbe essere un problema serio, neppure per gli individui. Lessi questo e pensai: misericordia! Quest’uomo è un abortista’. Poi mi colpì che la mentalità abortista non è solo come la mentalità nucleare. No, la mentalità abortista e la mentalità nucleare. Entrambe ci dicono che c'è un'immensa quantità di vite umane che è a libera disposizione. Ne potete disporre a milioni, a centinaia di milioni, non c'è nessun limite superiore su quante vite ci sono a disposizione. Il più bello è che è apparentemente razionale e giustificabile, se raggiungiamo i nostri scopi così facendo. Herman Kalin disse che in seguito a una guerra nucleare limitata, ci sarebbero aborti di massa incontrollati, con donne di tutto l’emisfero settentrionale, costrette dai veleni nucleari a dare alla luce bimbi morti dai loro grembi. Ma noi abbiamo diritti d’aborto massicci e incontrollati fin da adesso, anche senza avere una guerra nucleare. In Italia, quanti bimbi abortiti ogni anno? Ho un giornale che mi ha inviato qualcuno da Roma che dice, in base ai dati di una agenzia governativa, che nei primi sei mesi di quest'anno circa 300.000 aborti legali sono stati registrati in Italia, l’anno scorso ci sono stati soltanto 700.000 nati vivi, questo significa che prima di terminare quest'anno forse avrete altrettanti aborti quante nascite. In America ne uccidiamo un milione e mezzo quel che si dice massiccio. E’ massiccio abbastanza per voi? E’ l’equivalente di una guerra nucleare. E in America potete far fuori il vostro bimbo ad ogni momento della gravidanza per qualsiasi ragione o per nessuna ragione. E’ questo incontrollato? Abbiamo preso uno degli effetti più odiosi di una guerra nucleare limitata e lo abbiamo inflitto a noi stessi fin da adesso, per scelta. Non abbiamo bisogno di una guerra nucleare. Stiamo già mettendo in scena un preolocausto. Giusto la cosa per prepararci a quello più grande. Non importa se sei democristiano o socialista o comunista. Non importa se sei a destra o a sinistra. Ognuno ha il suo olocausto preferito quello che sei disposto a tollerare, quello che sei disposto a giustificare, quello per il quale sei persino disposto a pagare il conto. Non sto discutendo circa gli scopi della gente. ‘Il diritto di scegliere’ è uno scopo legittimo. ‘La difesa nazionale’ è uno scopo legittimo. ‘La pianificazione familiare’ e la ‘libertà personale’ sono entrambe cose buone e cosi è la ‘sicurezza nazionale’. Non discuto dei fini. Discuto dei mezzi per raggiungerli. Dico che l’uccisione dell’innocente per nostra scelta non deve mai esserci accettabile. E non è accettabile per noi. Perché? Perché sappiamo ricordare. I radicali italiani non ricordano che cos’è un essere umano, e neppure la corte suprema americana. Herman Kalin e i suoi consiglieri del Pentagono non si sono ricordati che cos’è un essere umano e neppure gli oppressori dei diritti umani del Cremlino. Ma noi ci ricordiamo di che cos’è un essere umano. Se siete stati educati come me, vi ricordate che un essere umano è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio. Ve ne ricordate? Vi ricordate dell’immagine e somiglianza di Dio? Vi ricordate di Dio? La nostra società è come una persona che soffre di amnesia. Non ricordiamo che cosa siamo. Basiamo la nostra sicurezza su un tentativo febbrile di controllare assolutamente tutto, e basiamo il nostro controllo su un accesso immediato agli strumenti di morte. La macchina per l’aborto ad aspirazione. Il missile nucleare. Il ‘colpo preventivo chirurgico’. La bomba intelligente. E nella nostra amnesia, siamo sul punto di precipitare da un crinale. Dei movimenti solo politici possono salvarci? Non credo. Se una persona sta uscendo fuori sentiero su un crinale, non lo salverà muoversi un po’ più a destra o a sinistra. E questo è il più che un movimento politico può fare. Può indirizzare la società un po’ più a destra, temporaneamente, o un po’ più a sinistra. Ma siete ancora sul precipizio. Per salvarvi dovete fermarvi. Girarvi attorno. Dovete cambiare l’intera spinta, confusa e incoerente, verso la morte di un'intera società. Dovete cambiare la storia. Lasciatemi dire qualcosa: i movimenti conservatori non possono produrre questa specie di profondo cambiamento sociale. Lasciatemi dire qualcos’altro: neppure i movimenti progressisti lo possono. Ecco perché il Movimento per la Pace e il Movimento per la Vita hanno bisogno l’uno dell’altro. Perché per la Divina Provvidenza sono riusciti ad attirare la destra e la sinistra, rispettivamente, verso l’etica della santità della vita. E se mai lavorassero insieme potrebbero cambiare la storia. Vi scongiuro di lavorare su entrambi i lati dello schieramento. Ogni raduno antiabortista dovrebbe avere un oratore contro la corsa agli armamenti. Ogni dimostrazione contro i missili dovrebbe essere coperta da bandiere antiabortiste. Andate a marce pacifiche e distribuite stampati a favore della vita. Appoggiate forme non violente di pianificazione familiare e difesa nazionale. Appoggiate la difesa nazionale sul modello del Mahatma Gandhi in India e di Solidarnosc in Polonia: basate su una lotta incessante e sul sacrificio personale, ma non sulla preparazione a uccidere milioni di esseri. Bandite la bomba, non il bambino concepito!