VERSO IL GIUBILEO.

L’organizzazione dell’accoglienza. Quali oppurtunità per l’Emilia Romagna.

In collaborazione con ENIT e APT Emilia-Romagna. Con il contributo di Provincia di Rimini-Assessorato al Turismo e Confcommercio Emilia-Romagna

Relatori:

Alfonso Ippolito, Segretario Generale della Peregrinatio ad Petri Sedem

Aldo Amati, Incaricato Organizzazione Regionale Emilia-Romagna

Claudio Pasini, Commissario dell’Azienda di Promozione Turistica Emilia-Romagna e Vice Presidente della APT Servizi

Piergiorgio Togni, Direttore Generale ENIT

 

Ippolito: Il Giubileo è un evento che durerà un intero anno e nessuno può avere la presunzione di dire di avere accumulato esperienze precedenti nell’organizzazione di eventi di questa portata. La Santa Sede costituì nel 1933 un ente denominato Peregrinatio ad Petri Sedem proprio con l’obiettivo specifico di organizzare l’accoglienza dei pellegrini a Roma in particolare durante gli anni giubilari. In occasione di questo giubileo per la portata dell’evento e le dimensioni delle problematiche si è pensato di unire le forze con l’altro ente del vicariato di Roma, che è l’Opera Romana Pellegrinaggi, e insieme si è costituito un ente, l’Organismo Centrale per l’Accoglienza, che è il braccio operativo del Comitato Centrale. A livello mondiale si sta costituendo una rete molto capillare, realizzata e finanziata dalla Telecom, che collega con i vari comitati nazionali e con le nunziature e le conferenze episcopali. Esso permetterà di colloquiare in tempo reale attraverso una rete chiusa Intranet e una rete aperta Internet e anche attraverso collegamenti in video conferenza con la gran parte di questi paesi per dimensionare i servizi sulla base delle richieste. A livello nazionale invece abbiamo suddiviso l’Italia in regioni e ogni regione sulle indicazioni del proprio delegato per il giubileo indicherà un’interfaccia operativa.

Secondo le statistiche più recenti sono attese per il Giubileo 26 milioni di persone che si aggiungeranno al turismo abituale. Non potendo ospitare tutte le persone a Roma e nel Lazio dovremo obbligatoriamente utilizzare le strutture che sono nelle regioni limitrofe e anche meno vicine. L’Emilia-Romagna è una regione che si trova in una posizione molto strategica per tutti i flussi che si prevedono dai paesi dell’Est e del Nord Europa i quali potranno utilizzare questo bacino di servizi e di posti letto.

Togni: Il compito dell’ENIT è quello di fare la promozione dell’Italia nel mondo. Per questo abbiamo avuto l’incarico da parte del governo di fare un piano di promozione dell’evento giubilare del 2000. Il compito dell’ENIT per il giubileo è quello di dare informazioni e di comunicare con quel 70% di turisti che vengono da soli in Italia, innanzi tutto informarli sull’evento giubilare, e invogliarli a soggiornare in tutte le regioni italiane, informando su quali sono i centri di prenotazioni per le camere, gli eventi regionali, le iniziative che vengono fatte dalle varie diocesi, non solamente religiose ma anche artistiche, culturali.

A gennaio 1999 apriremo un nuovo sito Internet, GIUBILEO.2000 che sarà quotidianamente aggiornato con tutte le iniziative che avvengono in Italia. Un’altra iniziativa che stiamo portando avanti è quella dell’assistenza alla stampa mondiale. Per fare questo abbiamo fatto dei contratti con agenzie stampa nei vari paesi del mondo con il compito di garantire articoli stampa, di fornire delle notizie costanti e di organizzare dei viaggi studio in Italia ai giornalisti della stampa per inseguire dei precisi itinerari. Un’altra forma di intervento è quella dell’assistenza alla commercializzazione: abbiamo destinato circa 2 miliardi ai tour operator, alle agenzie di viaggi che intendono fare qualche cosa in più per l’anno 2000 e gli anni successivi. Faremo poi una serie di manifestazioni per presentare questo evento a tutte le più grosse borse e fiere turistiche nel mondo.

Pasini: Sia la regione Emilia-Romagna sia l’APT, sia gli operatori hanno acquisito una certa consapevolezza della dimensione religiosa e spirituale del giubileo, ma sul piano del realismo siamo anche consapevoli della dimensione turistica e delle tante opportunità turistiche che l’evento presenta. Le potenzialità turistiche non sono soltanto per Roma, sono anche per quelle regioni che si saranno attrezzate, in primo luogo culturalmente, a capire l’evento e a prepararsi per coglierne le opportunità. L’Emilia-Romagna è storicamente terra di passaggio, terra di attraversamento, terra di ospitalità. Cosa sta facendo l’Emilia-Romagna? In primo luogo si prepara a dare ospitalità agli oltre 5 milioni di turisti che si stima attraverseranno la regione nel duemila. Se queste stime fossero esatte, significa che staremmo parlando di un 2000 nel quale l’Emilia-Romagna registrerebbe 86 milioni di presenze, cioè il doppio di quelle registrate negli ultimi anni. Qui si porrà un primo problema, quello di rendere compatibili i flussi normali, ordinari, di turismo e questi nuovi flussi di turisti/pellegrini, quindi con esigenze diverse, con aspettative diverse, probabilmente con un circuito diverso. E questo soprattutto in alcune aree, in alcuni periodi dell’anno potrà rappresentare un problema e comunque è una situazione da affrontare.

Ricordiamo che sono arrivati in regione 167 miliardi di finanziamenti per il restauro di chiese, di monumenti e per approntare strutture ricettive di accoglienza, in particolare a basso costo, quindi particolarmente idonee per questa tipologia particolare di flussi turistici che in primo luogo sono flussi di pellegrinaggio. Sono state riscoperte e valorizzate anche dal punto di vista strutturale ed infrastrutturale le due grandi vie che dal Medioevo hanno portato i grandi flussi del pellegrinaggio dal centro-nord Europa verso Roma, sulla tomba di San Pietro. Tra l’altro sono stati approntati materiali vari, ricchi, documentati, sui due percorsi, sto parlando della Via Francigena, nella parte ovest della nostra Regione, della Via Romea o dei Romei ad est, lungo l’Adriatico. Credo che questa operazione sia stata particolarmente intelligente perché lo spirito del Giubileo è lo spirito del pellegrinaggio, del tendere verso e quindi del periodo di purificazione e quindi del percorso che si fa per arrivare alla meta. L’Azienda di Promozione Turistica a sua volta ha predisposto del materiale, un catalogo "Tesori d’arte e di fede", per valorizzare le tante testimonianze di fede che caratterizzano e segnano profondamente questa terra, nelle cattedrali, nelle chiese, nelle abbazie, nei monasteri, nei conventi, nei santuari mariani.

Amati: Il Giubileo è un evento della fede, però è anche un evento umano e nel suo svolgimento ha bisogno di essere aiutato perché resti e si svolga nella serenità come un evento della fede.

Una seconda considerazione riguarda la nostra regione, ed in particolare la nostra riviera. Da anni stiamo considerando quale è il tipo di turismo che interessa o ha interessato la nostra riviera. Un turismo disordinato, che cerca il divertimento e basta, o peggio, lo sballo, la trasgressione, è un turismo che degrada la nostra terra, degrada le nostre città e la vivibilità della nostra regione. Una riviera che vive di turismo deve sapere ritrovare quei valori di accoglienza, di incontro, di cultura, di dialogo che sono tipici del turismo. Quindi arricchirsi anche in umanità e non solo in guadagno materiale.

Promuovere la venuta nella nostra riviera di pellegrini vuol dire dare anche un impulso significativo ad un turismo di valori che scopre l’arte, la cultura, la fede, la religiosità delle nostre terre.

Per l’organizzazione e la gestione dei pellegrinaggi giubilari, per l’accoglienza dei pellegrini nella nostra regione viene costituito l’organismo regionale per l’Emilia Romagna, Giubileo 2000, ORG 2000. E’ l’interfaccia fra il nostro territorio e l’organismo centrale per l’accoglienza del comitato centrale de Giubileo. Riteniamo che la nostra riviera costituisca un punto di riferimento preciso: non è lontana da Roma, ha una capacità di accoglienza enorme, una grande ricchezza di luoghi significativi per la fede e la cultura. In questo senso l’organismo 2000 funge da vero e proprio tour operator, ha il compito di coordinare l’attività e l’iniziativa delle varie agenzie, di tour operator, dei fornitori di servizi, ma anche di istituzioni civili e religiose che operano sul territorio regionale per l’accoglienza del Giubileo e per l’organizzazione dei pellegrinaggi. Svolge quindi ruolo di mediazione per ogni richiesta di accesso giubilare a Roma.

Qual è la qualità fondamentale dei pacchetti turistici per il giubileo? E’ che contengano itinerari giubilari che abbiano contenuti religiosi, che siano diretti verso mete significative per arte, storia, cultura, in particolare santuari. Garantire che i pacchetti siano congrui all’evento giubilare vuol dire anche che non si contrabbandino per Giubileo proposte che nulla hanno a che fare sul piano giubilare. Nel pellegrinaggio non è importante solo la meta, ma anche il viaggio. Questo decentramento nelle regioni consente non solo di decongestionare Roma, che pure è importante, ma consente anche di vivere in maniera più autentica il pellegrinaggio come viaggio verso l’evento, verso il luogo.