New age, fede cristiana e modernità

Lunedì 24, ore 15

Relatore:

Julien Ries

Ries: Nel nostro primo seminario abbiamo affrontato una delle grandi problematiche che la Chiesa oggi pone e che è posta alla Chiesa in questo fine secolo: l’incontro del vangelo con le culture e l’inculturazione del vangelo. La nostra riflessione è terminata con una domanda: l’inculturazione del vangelo non rischia di annegare nel sincretismo, un sincretismo cristiano nel quale sarebbero integrati degli elementi e delle impronte di culture estranee? Abbiamo cercato di analizzare il fenomeno del sincretismo. Così facendo abbiamo incontrato un modello storico cristiano-pagano, lo gnosticismo del II, III e IV secolo. Una nuova gnosi si sta formando all’ora attuale e si fa chiamare New Age, nuova età. Essa terrà oggi la nostra attenzione.

I. Il fenomeno della New Age

1. Il quadro delle sette moderne e dei movimenti religiosi - In Europa abbiamo conosciuto una prima grande diffusione di sette, all’indomani della guerra ‘40-’45. Questa diffusione ha seguito lo sbarco delle truppe americane che erano accompagnate da missionari di gruppi religiosi, soprattutto testimoni di Geova e Mormoni. I testimoni di Geova, movimento millenarista, fondato dal presbiteriano americano Charles Russel, predicano un rinnovamento del mondo dominato da satana (1852-1916). Questo rinnovamento si ispira a certi testi biblici. La Chiesa di Gesù Cristo e dei santi degli ultimi giorni, fondata dal pastore metodista Smith (1805-1844), pretende di riferirsi a Mormone, re di Israele, e annuncia il ritorno di Cristo. Questo annuncio è fatto per mezzo di una fraseologia biblica. La seconda ondata di sette è quella delle Iugend Religionen, religioni dei giovani, la cui origine si situa ancora negli Stati Uniti, ma dopo il 1968, nell’ambito della risposta alla sconfitta della civiltà occidentale. Si tratta soprattutto della coscienza di Krishna del Guru Maharaj e dei neosannyas, della meditazione trascendentale, dei Figli di Dio, della chiesa di scientology. Bisogna aggiungere la chiesa dell’unificazione del cristianesimo mondiale di Moon. Queste nuove religioni hanno una struttura speciale: un maestro divino, il Guru, è il detentore dell’autorità, il capo, la guida. Egli conosce la formula della salvezza, la verità sull’uomo e il modo di trasmettere il messaggio chiamato anche "principi divini". Tutto si fa attraverso l’iniziazione, in gruppi che legano i giovani, danno loro una sicurezza e la promessa di un mondo migliore. La libertà è sostituita dal fascino e dalla manipolazione. L’ispirazione è orientale: India, Corea, Cina, Giappone. Le dottrine attingono dall’induismo, dal buddismo, dal taoismo, con qualche elemento preso dal Vangelo. Questi ultimi servono soprattutto a sdoganare la mercanzia al suo passaggio in Occidente. Ognuna di queste nuove sette costituisce una micro-società nella quale la famiglia è sostituita dal gruppo, i genitori sono sostituiti dai leaders. La setta sviluppa la sua propaganda sul tema dell’imminenza del pericolo di un mondo in crisi, della guerra e dell’inquinamento e di un pericolo nucleare, di un mondo diretto da Satana. A tutto ciò si aggiunge una metamorfosi del sacro. Il nuovo sacro occupa il vuoto lasciato dalla secolarizzazione delle nostre società occidentali.

2. Il fenomeno gnostico - Lo gnosticismo dei primi secoli della nostra epoca ha 3 radici: il giudaismo apocalittico all’indomani della distruzione del tempio di Gerusalemme nel 70; le religioni misteriche del mondo ellenistico e soprattutto i riti orfici e di Osiride; e certe correnti cristiane. Lo gnosticismo è nato in un mondo in piena trasformazione politica, sociale e religiosa: conquista di Alessandro il Grande, incontro delle culture d’Asia e del mondo mediterraneo, incontro delle teologie solari, d’Oriente e d’Occidente e ricerca della salvezza per l’uomo. E’ il mondo ellenistico dell’inizio della nostra era.

La gnosi è una conoscenza che procura la salvezza: illuminazione venuta dal mondo superiore, rivelazione ed iniziazione. La gnosi preconizza l’esistenza di due mondi, il mondo superiore, luminoso e spirituale, armonioso, e il mondo inferiore, mondo della materia, dei corpi e del cambiamento, della violenza, delle tenebre e della morte. Per spiegare questo mondo malvagio e del male, i maestri gnostici hanno fatto ricorso ai miti dualisti dell’Iran e del Vicino Oriente.

Lo gnostico, cioè "colui che sa", è animato da un’anima che è una particella divina caduta in un corpo tenebroso. Questa particella deve essere rianimata da un messaggio divino venuto da un rivelatore. Nella gnosi più perfetta, fondata da Mani (216-277), il rivelatore è un’incarnazione del Paraclito celeste annunciato da Gesù Cristo. Noi abbiamo conservato il nome di certi maestri gnostici: Valentino nel secondo secolo, Eracleone, Marcione, Bardesane, Basilide nel III secolo. La scoperta recente di una biblioteca copta del IV secolo a Nag-Hammadi in Alto Egitto, ci permette di ritrovare veramente le dottrine gnostiche. Con Mani, la gnosi è diventata una chiesa che il suo fondatore presenta come la vera chiesa di Gesù Cristo, istituzione della salvezza dell’umanità. Le diverse dottrine gnostiche e manichee sono veri e propri sincretismi.

All’indomani della sparizione dell’Impero Romano, le dottrine gnostiche e manichee continuano il loro cammino. Le troviamo presso i Pauliciani venuti dall’Armenia, presso i Bogomili, presso i Catari, gli Albigesi, in breve in quei movimenti dualisti del Medio Evo che hanno avuto occasione di impiantarsi col favore degli sconvolgimenti delle popolazioni all’epoca delle crociate. Alcune di queste dottrine hanno conosciuto un rinnovamento a partire dal XIX secolo in altro contesto di sincretismo religioso, la Teosofia di Hélène Blavatzky e di Annie Besant e l’Antroposofia di Rudolf Steiner, due movimenti ancora molto attivi oggi.

II. La formazione del movimento chiamato New Age

Nel 1980 negli Stati Uniti Marilyn Ferguson pubblica un libro che sarà un fulmine a ciel sereno, I figli dell’Acquario. Per un nuovo paradigma. Verso la fine del XIX secolo, gli astrologi avevano annunciato l’Era dell’Acquario per la fine del XX secolo. La Ferguson parla della messa in moto di una rivoluzione planetaria. Essa sogna di un nuovo millennio, epoca di liberazione dello spirito. Come la scoperta del fuoco, della ruota, della scrittura e della stampa hanno cambiato la cultura, la civilizzazione e l’uomo, le scoperte spettacolari moderne cambieranno il mondo, l’uomo, lo spirito dell’uomo. Sarà un nuovo quadro, un nuovo paradigma (paradeigma in greco). Questi individui nuovi saranno i figli dell’Acquario, trasformati dalla scienza e dalla mistica, dai fatti biologici, dalla sociologia e dal sacro. Questa trasformazione dell’uomo antico in un uomo nuovo sarà rapida se il movimento è spinto e amplificato. I "media" e diverse forze occulte operano in tal senso. Le idee sono diffuse da circoli occultisti, da sette orientali, da teosofi e da antroposofi, da gruppi di ecologisti, da movimenti di religiosità pagana. Diffusa dapprima nel melting-pot della California, questi sogni conquistarono gli Stati Uniti in profondità e passarono rapidamente in Europa dove sono numerosi gli adepti della riconciliazione della ragione e del cuore, dell’intelletto e dell’emozione. La lista dei gruppi, delle associazioni e delle pubblicazioni operante al servizio del New Age aumenta senza sosta. Nel 1990 in Francia, c’erano 25 periodici, 15 gruppi e un centinaio di libri.

1. I precursori della New Age - Un libro importante è stato consacrato ai precursori (Marie France James, I precursori dell’era dell’Acquario, Montréal, Edition Paolines, 1985). Tra questi precursori, vi è dapprima il movimento esoterico-occultista dello spiritualismo e del teosofismo e l’ordine rosacrociano Amorc. Citiamone due personaggi: Allan Kardec (1804-1869), Eliphas Lèvi (1810-1875). Bisogna pensare anche a René Guénon (1886-1951), il fondatore dell’esoterismo nella prospettiva di una tradizione primordiale. Il secondo precursore è il movimento francese Atlantis di Paul Le Cour (1871-1954) che ha pubblicato nel 1937 L’era dell’Acquario; annuncia una nuova gnosi e un’età d’oro così come il prossimo ritorno di Cristo con l’avvento dell’esoterismo cristiano e gnostico. Terzo precursore: la società teosofica e la società antroposofica. Noi vi troviamo lo stesso fondo di religiosità della New Age, i fondamenti di una nuova religione mondiale. Recentemente, diversi leaders del movimento che lo hanno lasciato hanno messo in guardia vigorosamente: la New Age rifiuta la storia e, perciò, chiude gli occhi su numerosi pericoli: la New Age è un movimento che orienta verso l’apostasia di tutti i credenti; la New Age pretende di costituire una nuova razza umana ad immagine del progetto di Hitler e del nazismo, di cui l’ordine nero formato dalle S.S. costituiva la punta di diamante di un governo mondiale.

III. Le dottrine della New Age

Opposta a tutti i dogmi delle diverse religioni, la New Age veicola delle dottrine che i suoi adepti considerano come dei dogmi ai quali essi aderiscono.

1. Una antropologia olista - La parola olista indica la totalità delle attitudini umane ovvero della psiche, del corpo e dell’ambiente. La parola olista è di uso frequente. Secondo gli adepti, l’approccio olista dell’essere umano è indispensabile al fine di arrivare ad un cambiamento di vita. Per i sostenitori della New Age il corpo dell’uomo non è che un vestito, poiché l’uomo è essenzialmente uno spirito o principio divino immortale che possiede un’anima sottile che riunisce lo spirito al corpo. Le diverse tecniche di educazione ruotano attorno all’acquisizione di una nuova presa di coscienza comprendente l’uomo e la vita. Si parte dal primato dello Spirito sulla materia. Lo Spirito è il dominio dell’Essere assoluto e dell’Intelligenza creatice. Lo Spirito è creatore e sorgente di tutto quello che procede da lui. Lo Spirito è l’interno delle cose. In questa visione olista, ciò che è fondamentale è la coscienza cosmica universale alla quale partecipa la coscienza individuale. Infatti, tutto si fonda sulla coscienza: l’uomo, la natura e il cosmo formano un tutto. L’uomo si riconosce come un frammento della coscienza cosmica, una parte di un tutto cosmico. In tale ottica, l’educazione è "una educazione trans-personale" che si volge verso le capacità trascendenti dell’essere umano: si tratta di un risveglio, come nel buddismo. Ci si può d’altra parte domandare se la dottrina buddista della momentaneità non sia l’aspetto fondamentale dell’antropologia della New Age. Questa antropologia ha una visione particolare del ruolo del cervello da cui deriva il potenziale umano. Ciascuno degli emisferi cerebrali, si dice, può lavorare e svilupparsi in modo indipendente come dei centri di coscienza separati. Il cervello destro è quello del cuore, dell’istinto, della fantasia, dei sogni e delle percezioni totalizzanti. Il cervello sinistro è quello della ragione, del linguaggio, dell’organizzazione. E’ sviluppato maggiormente presso gli occidentali. La New Age preconizza l’armonizzazione dei due cervelli grazie alla meditazione, agli incantesimi, alla poesia, alla spiritualità di provenienza dall’India.

L’antropologia della New Age opta per un corpo sacralizzato, luogo di esplorazione dell’aldilà del corpo. Si stima che più di 500 terapeuti funzionino come grandi preti delle tecniche terapeutiche. Si tratta di una terapia vera e propria ma che si annuncia onerosa per chi ci si è impegnato. L’ingranaggio è sottile. A queste terapie si sovrappongono delle tecniche per meglio conoscersi e per vivere meglio: bioenergia, psicoterapia, ginnastiche dolci orientate verso la pienezza, sofropsiche o ricerca dell’armonia della coscienza, meditazione zen e messa in opera delle discipline orientali. Lo yoga è preso come metodo favorente l’equilibrio e la concentrazione. Gli stati mistici sarebbero spiegabili dal solo funzionamento del cervello. Per certi protagonisti, l’accesso alla dimensione mistica può avvenire attraverso la droga considerata mezzo di illuminazione. Da qui la mida dell’LSD negli USA.

2. Una visione immanentista di Dio - Nella New Age non c’è teologia, cioè dei discorsi su Dio. Dio non è una persona ma "la somma della coscienza esistente nell’universo", lo Spirito universale e impersonale. Dio è coscienza cosmica e ogni uomo possiede un potenziale divino. L’uomo deve acquistare una coscienza interiore della sua divinità. Dio, l’uomo e il mondo hanno la stessa origine. Ponendosi come l’Era dell’Acquario, epoca non solo postcristiana ma epoca che mette fine al regno di tutte le religioni, la New Age scuote il giogo di Dio e rende l’uomo libero. La conoscenza divina di cui l’uomo beneficerà deve assicurargli l’amore fraterno, la felicità e la pace. Così secondo la New Age, la religione futura è una religione universale nella quale ciascuno segue il suo cammino in un processo di trasformazione personale. Fa il suo risveglio mistico che è allargamento della sua coscienza. Certi parlano di coscienza cristica di risveglio all’energia universale, all’unità. Dio è il Principio unificante che riunisce gli esseri e le cose. Degli esseri di eccezione come Budda, Krishna, Gesù sono dei grandi portatori del divino. In una tale visione immanentista, il culto è la meditazione. Alcune feste sono preconizzate: così la festa di Natale. Si conservano dei luoghi di pellegrinaggio come Delfi, Chartres, Stonehenge e Carnac.

3. La salvezza: l’uomo è salvatore di se stesso - Nella New Age, non si tratta né di peccato, né di perdono dei peccati, né di salvezza ma di risveglio. Questo risveglio è una nuova qualità della coscienza. Vi si ritrova quindi il vocabolario buddista (il satori) e indù (il samadhi). Si tratta dell’esperienza di una nuova vita, di una fusione con l’Essere universale, con la coscienza cosmica. E’ un’esperienza di felicità, di bellezza, di amore che viene dalla scoperta del proprio vero io. Questa esperienza comincia con l’unificazione del proprio Io. Poi si intraprende il viaggio verso la conquista della libertà interiore. Si sente l’influsso del buddismo. L’io in trasformazione è un architetto e un visionario che cerca un legame diretto con lo spirituale. Questa spiritualità decreta la fine di tutte le religioni organizzate e di tutte le Chiese. Il contatto diretto con il divino è una gnosi, poiché il sapere si sostituisce alla credenza e alla fede e per l’uomo non c’è interlocutore divino. La salvezza è nell’acquisizione di un nuovo sapere per una espansione della coscienza. Parallelamente alla vita buddista, certi sostenitori della New Age insistono sulla via del tao che è anche un risveglio e una tecnica di risveglio. Non ci sono dunque tracce di verità di una rivelazione o di una certezza di fede: la New Age è un sapere senza dottrine. La sola certezza ostentata nella New Age è l’impossibilità delle diverse religioni ad accedere e a far accedere alla verità.

4. La reincarnazione, un dato comune - Il sincretismo inerente alla New Age gli vale un’eredità inevitabile: la dottrina della reincarnazione trasmessa dalla gnosi e dalle religioni orientali, ma anche dallo spiritualismo, dalla teosofia, dall’antroposofia e dalle diverse correnti esoteriche e essoteriche. Questa dottrina è rafforzata dall’insistenza sull’energia cosmica e dall’idea del ritorno dell’età d’oro che conducono direttamente alla concezione del tempo ciclico, fondamento della reincarnazione. La transmigrazione delle anime ereditata dall’India e i temi reincarnazionisti tessono la trama della New Age i cui adepti condividono l’idea di una vita anteriore alla loro attuale, una vita, può darsi, vissuta ad un altro livello poiché piante, animali e esseri umani hanno in sorte la stessa energia cosmica. Attorno all’antropologia del movimento regnano numerose speculazioni esoteriche. Per alcuni, come abbiamo detto, l’uomo considerato come microcosmo è composto di un corpo che non è che un vestito, un involucro dello spirito divino immortale legato a questo corpo da un’anima. Per altri adepti influenzati soprattutto dalla teosofia e dalla antroposofia, si tratta di sette corpi. Altre speculazioni si aggiungono al reincarnazionismo: esperienze di sopravvivenza nell’aldilà; viaggi extra corporei che fanno pensare alla sciamanesimo; dottrine astrali esoteriche, racconti di sfuggiti dall’aldilà. In breve, l’adepto New Age stima che abbisognino diverse esperienze terrestri in vista di una reintegrazione dello stato divino primordiale. E’ la dottrina gnostica e manichea.

5. Un’esperienza del sacro in una religiosità sincretista - La New Age prende posto nel vasto insieme di esperienze religiose dell’umanità. L’homo religiosus New Age è uno gnostico moderno che tenta di vivere un’esperienza transpersonale nel quadro di una religiosità cosmica sincretista. Non si tratta di una religione ma di una religiosità, fondata su delle idee pescate in una folla di correnti religiose e non religiose, esoteriche e essoteriche. Questa religiosità non è una fede religiosa con un’adesione a una rivelazione, a delle divinità o a un Dio. Essa è esperienza della gnosi per la quale l’adepto tenta di raggiungere la Coscienza cosmica, un’entità simile alle diverse entità delle gnosi antiche. L’esperienza degli adepti della New Age è un’esperienza del sacro, ma di un sacro che si situa a livello del mana, cioè di una relazione dell’uomo con una forza impersonale, all’occorrenza con una potenza cosmica impersonale. Per gli adepti questa religiosità sarebbe quella dell’uomo moderno o post-moderno. Infatti si tratta di una religiosità elementare, vicina alla religiosità dell’uomo arcaico. Il sincretismo della New Age è formato di vestigia sia attinte dalle religioni antiche, sia prese in prestito dalle grandi religioni, sia prese in prestito dalle sette e dai movimenti religiosi recenti. Noi possiamo dire che costituisce un caso limite nel campo del sincretismo religioso.

IV. Fede cristiana e New Age

1. La gnosi antica e i Padri della Chiesa - La New Age è un sincretismo gnostico che non ha più validità dello gnosticismo antico. A quest’ultimo i Padri della Chiesa hanno dato una replica che i cristiani di oggi possono riprendere. Noi riprendiamo quella di Ireneo, vescovo di Lione dove, verso il180, ha redatto la sua opera: Adversus haereses o denuncia e confutazione della gnosi dal nome menzognero. Alla gnosi oppone la teologia e la cristologia di San Paolo. E per finire, sviluppa l’antropologia cristiana. Mostra che l’uomo è creato ad immagine di Dio e destinato alla perfezione. All’uomo materiale gli gnostici valentiniani pretendevano opporre l’uomo spirituale. Ireneo indica l’unità spirituale dell’umanità al centro della quale si trova il Cristo, Verbo di Dio incarnato, avvenimento centrale della storia. Ai miti gnostici, oppone i documenti fondatori della fede cristiana. Il Cristo riprende e riassume in sé tutto l’uomo e tutta la sua storia da Adamo. Il primo uomo è stato modellato da Dio ed è uscito vergine dalle mani di un Dio creatore. Il Cristo nuovo Adamo è il Verbo divino nato dalla Vergine Maria al fine di essere il capo di una nuova umanità arrivata alla sua perfezione grazie a Lui. Così al sincretismo gnostico, che pretendeva di ritrovare lo stato originale perfetto dell’uomo spirituale e divino caduto nella materia, Ireneo oppone l’avvenimento cristiano dell’Incarnazione e della Redenzione e l’uomo nuovo che a immagine di Cristo e attraverso Lui ritrova la primordiale dignità e il suo compimento di creatura di Dio.

2. La New Age e l’anno 2000 - Siamo alle soglie del 2000 e questa data esercita un vero e proprio fascino sui nostri contemporanei: paura, tensione, svolta del mondo, catastrofe ecologica o nucleare, angoscia generalizzata. La New Age si presenta come una risposta calmante per l’uomo moderno terrorizzato. Da qui il suo successo: 18000 libri e periodici negli Stati Uniti realizzati da 1600 editori e 20000 punti di vendita. Con una costante di almeno 25 novità alla settimana. L’uomo moderno si precipita su questa letteratura.

Si tratta di un modo e di un bisogno nuovo di religiosità, di un nuovo sacro. La New Age presenta l’unità trascendente delle religioni, una spiritualità fatta di allargamento della coscienza, di mediazione, di terapia, di aspirazioni mistiche, di incontro con il divino, di un sacro emozionale. Preconizza il compimento della personalità, una psicologia dinamica, delle esperienze di luce, di amore, di energia, di pace. La New Age si presenta come un nuovo fascino del mondo e dell’uomo e difende la causa di un visione olista, cioè unificata, degli esseri e delle cose. Pretende di opporsi al mondo disarticolato dalla scienza e dal razionalismo e propone all’uomo moderno di ritrovare il suo io transpersonale riallacciandosi all’Energia cosmica e divina. In altre parole, la New Age pensa a una trasformazione alchimica di tutti i livelli del reale. La scienza stessa deve diventare gnostica e mistica. Questo vasto progetto affascina l’uomo deluso dalle cattive esperienze del XX secolo.

3. Il discernimento della fede cristiana - La New Age è un movimento millenarista che ha preso il suo slancio dalla crisi della società occidentale. Il suo interesse per la religiosità, per la spiritualità, le medicine dolci, le mistiche, e anche per la simbolica, costituiscono una reazione contro le tare della nostra civilizzazione tecnologica e materialistica. Purtroppo, il suo sviluppo sincretista rappresenta un immenso pericolo che porta al disprezzo e al rigetto dei grandi valori della religione e della cultura.

Il ritorno al sacro esige un serio discernimento a causa dell’amalgama delle spiritualità orientali e delle tracce di sacro pagano veicolate nel sincretismo. Tutto questo amalgamo può portare a una manipolazione idealogica attraverso le sette e i loro emissari. Il ritorno al sacro può diventare un ritorno al paganesimo. La divinità senza volto della gnosi rappresenta un pericolo che rischia di trasformare l’uomo a sua immagine. I metodi della meditazione zen, del sufismo, dello yoga, del taoismo possono costituire delle seduzioni pericolose. Non possono costituire delle seduzioni pericolose. Non dimentichiamo che per il cristiano, il discernimento costituisce un atto di igiene spirituale. La spiritualità orientale deve provocare il cristiano occidentale e invitarlo a scoprire un patrimonio bimillenario di esperienze religiose. Di fronte a tutti questi messianismi della New Age, il cristano è invitato a riscoprire in profondità le ricchezze del vero Messia Gesù Cristo, Salvatore dell’uomo. Il cristiano non ha bisogno di LSD o di altri allucinogeni per scoprire il volto di Cristo, per aspirare alle beatitudini evangeliche o alla gioia e alla pace.

4. Il Cristo e l’esperienza cristiana - La New Age parla di un Cristo-Cosmico, di un Cristo-Energia, dello Spirito cristico universale incarnato in Budda, in Krishna, in Maometto e considera le religioni particolari come delle manifestazioni dell’unica Verità. Su questa base, si vorrebbe fare della gnosi la religione nuova dell’umanità nuova.

Di fronte a questo Cristo cosmico, il cristiano vede la sua fede in Gesù il Cristo storico che continua a rispondere agli appelli dell’uomo moderno. Nel tempo e nel luogo della ricerca errante dello spirituale, del discorso e del percorso, il cristiano si trova in sicurezza presso il Cristo che è la Via, la Verità e la Vita. La Via cristiana sorpassa ogni via orientale. Il patrimonio spirituale dei Padri della Chiesa, delle cattedrali e dei Santi, dei mistici e dei teologi, rappresenta per noi una ricchezza capace di colmare tutte le nostre aspirazioni.

L’esperienza della religiosità della New Age è fondata sull’emozione: si canta e si danza, sovente con un appetito selvaggio di divino nel quale si trovano amalgamati il misticismo, l’ecologia, l’astrologia, le terapie sessuali, il culto della natura e tutto ciò in vista di accrescere la coscienza spirituale. Il cristiano è invitato a ritrovare il senso della festa nella liturgia, la gioia di vivere nella Chiesa, la bellezza dei simboli, della preghiera e del culto, l’acqua, la luce, l’incenso, le icone, la ricchezza del Vangelo e del Credo, la realtà della comunione dei Santi ma anche la croce di Cristo e il valore della sofferenza redentrice per l’uomo moderno.

5. New Age e nuova evangelizzazione - Nel primo seminario abbiamo parlato dell’inculturazione del Vangelo e dei sincretismi. La New Age si presenta come un nuovo paradigma, come un tentativo di nuova cultura mondiale che è in qualche modo una contro-cultura. Come far penetrare il Vangelo in questo areopago étéroclito? Papa Giovanni Paolo II ha affrontato la questione nella sua enciclica Redemptoris Missio del 7 dicembre 1990. "La nostra epoca è allo stesso tempo drammatica e affascinante. Tanto che se da un lato gli uomini sembrano ricercare ardentemente la prosperità materiale e si tuffano sempre più nel materialismo del consumismo, dall’altro lato, si vede sorgere un’angosciante ricerca di senso, un bisogno interiore, un desiderio di apprendere delle forme e dei metodi nuovi di concentrazione e di preghiera. Nelle culture impregnate di religiosità ma anche nelle società secolarizzate, si ricerca la dimensione spirituale della vita come antidoto alla disumanizzazione. Il fenomeno che si chiama "ritorno del religioso" non è senza ambiguità, ma contiene la sua invocazione. La Chiesa ha un immenso patrimonio spirituale da offrire all’umanità nel Cristo che si proclama ‘la Via, la Verità e la Vita’ (Gv 14,6). E’ la via cristiana che porta all’incontro con Dio, alla preghiera, all’ascesi, alla scoperta del senso della vita. Ecco ancora un areopago da evangelizzare" (R.M. n. 38).

In numerosi incroci quotidiani noi ci troviamo confrontati sia con gli adepti, sia con le idee della New Age. Che fare?

a. Bisogna cominciare coll’ascoltare in modo da comprendere l’invocazione e da discernere tra il grano buono e il loglio

b. In un dialogo che non deve essere né polemico né negativo, sarebbe bene sottolineare l’importanza della ricerca del sacro sapendo che l’homo religiosus della New Age è un interlocutore pagano, ma un interlocutore valido.

c. In seguito, a questa ricerca di Saggezza, bisogna rispondere con la valorizzazione della Saggezza cristiana: è un immenso patrimonio con degli uomini, una simbolica, dei tesori d’arte, di estetica, di musica che la valorizzano agli occhi degli adepti della New Age.

d. Infine, in un dialogo costruttivo, bisogna presentare la Persona di Cristo e il suo messaggio, in risposta ai messaggi dei Budda, Maometto, Krishna, e dei guru orientali, ben sapendo che l’interlocutore New Age è abituato all’emozionale e al linguaggio simbolico.

Conclusioni - Nel contesto del Meeting ‘92, consacrato alla scoperta e all’evangelizzazione dei Nuovi Mondi cinque secoli fa, noi abbiamo affrontato l’evangelizzazione delle culture oggi in un mondo sconvolto nel quale la New Age si presenta come il motore del nuovo paradigma dell’era dell’Acquario e il Messia del XXI secolo. Questo areopago tessuto di elementi disparati, che ne fanno una nuova gnosi, deve incontrare autentici testimoni di Cristo e del Vangelo capaci di avviare un dialogo vivo, fraterno e caloroso. Questo lavoro immenso ed esaltante non si può fare che per mezzo di forze giovani ed entusiaste. "Audentes fortuna juvat", ha scritto Orazio: "la Fortuna arride agli audaci". Questo lavoro di evangelizzazione della New Age presuppone l’esistenza di laboratori capaci di preparare l’incontro e il dialogo. I vostri gruppi e le vostre riunioni costituiscono parte di questo laboratorio. All’indomani del Meeting riprendete coraggiosamente la vostra marcia all’avvicinarsi del 2000. Ai figli dell’Acquario che progettano il nuovo fascino del mondo, voi porterete la Buona Novella di Cristo che ha rinnovato l’uomo e il mondo da duemila anni.

(Traduzione di Anna Vigorelli)