“OGNUNO AL SUO LAVORO – Domande al mondo che cambia”

Mostra “Ognuno al suo lavoro”, l’intervista a Giorgio Vittadini

“Ognuno al suo lavoro": intervista a Marco Saporiti

“Ognuno al suo lavoro": intervista ad Andrea Fumagalli

Mostra: A ognuno il suo lavoro

A cura di Marco Saporiti, Giorgio Vittadini e un gruppo di giovani lavoratori

“In ascolto della bellezza con UnipolSai” – ASCOLTA L’AUDIOGUIDA

 

Il lavoro è il principale aspetto attraverso cui ciascuno di noi si rapporta alla realtà, impegna la maggior parte del proprio tempo, è ciò per cui si spendono anni di studio. Il mondo del lavoro negli ultimi decenni ha subito fortissimi cambiamenti, dettati innanzitutto dall’innovazione tecnologica, dalla globalizzazione e (nell’ultimo decennio) dalla pressione della crisi economica. Il mercato del lavoro è sempre più competitivo, ma soprattutto il lavoro è sempre meno un posto (fisso) e sempre più un percorso. Tra i giovani, le domande sul lavoro sono molte e spesso crescono proseguendo nel percorso.

Occorre recuperare una concezione del lavoro che è oggi smarrita, reinventandolo anche dove non c’è, sia che si tratti di un lavoratore dipendente che di un imprenditore.
Come stiamo riconquistando il lavoro nella vita di oggi?
Al centro di questa riconquista, di cui la mostra vuole dare documentazione, è il soggetto che di fronte a tante domande e esigenze si muove in cerca di una risposta.

Nell’iniziare ad approfondire il tema, a partire dalle domande di un gruppo di una ventina di giovani, sono emerse alcune evidenze:
› Alla luce dei profondi cambiamenti che hanno investito il mondo del lavoro negli ultimi decenni, il lavoro non è più concepibile come un “posto fisso”, ma piuttosto come un percorso.
› Questa nuova configurazione richiede sempre più a ciascuno di essere “imprenditore di se stesso”, sia che lavori come dipendente, sia che lavori come imprenditore o libero professionista. Questo contesto rimette al centro la persona nella sua libertà e originalità.
La mostra vuole evidenziare con elementi oggettivi (evidenze empiriche) in che tempi e in che modi è cambiato il mondo del lavoro, e rendere disponibili a tutti esempi di persone di ogni professione, età, ruolo e formazione, per le quali è possibile in questo contesto essere protagonisti del proprio percorso, costruendo un bene per sé e per la società intera.

La mostra proporrà alcuni spunti dalla ricerca del premio Nobel per l’Economia Heckman, che evidenzia come le competenze “non-cognitive” (c.d. non-cognitive skills) abbiano una incidenza positiva sul successo lavorativo, a parità di competenze di base acquisite durante gli studi (c.d. cognitive skills). Questo insieme di “non cognitive skills” viene definito da Heckman “character”, personalità. Per lavorare occorre oggi un uomo dotato di personalità completa, di “charachter”, di apertura alla realtà in senso lato. In un mondo in cui tutto cambia continuamente non è richiesto sapere solo delle nozioni, ma un metodo di affronto della realtà che renda capaci di flessibilità, creatività, attitudine al problem-solving, capacità di giudizio, capacità di interagire. Si potrebbe pensare che questo sia frutto di nuove tecniche formative ergonomiche, l’esperienza mostra invece che questo è frutto di un’educazione continua ad un’apertura alla realtà nella sua interezza.

Il percorso della mostra sarà introdotto da un approfondimento sugli antichi mestieri per poi proseguire con un’area che descrive la situazione lavorativa di oggi. Il cuore della mostra sarà uno spazio con zone dedicate a macro argomenti diversi, dove saranno proiettati i video con le interviste ai protagonisti. Infine un’arena dove ogni giorno alcuni protagonisti si confronteranno con esperti e aziende sui grandi temi del lavoro.

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Data

20 Agosto 2017 - 26 Agosto 2017

Edizione

2017
Categoria
Esposizioni Mostre Meeting