La sapienza e l’infinito. L’Albero della vita nel mosaico di Otranto

 

La mostra, prendendo spunto dal prestigioso mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto (1163-65), intende aprire lo sguardo sulla cultura e la conoscenza nel mondo medievale. Il mosaico presenta un complesso figurativo ricchissimo di spunti, che a prima vista potrebbero apparire disordinati, mentre invece sottendono un modo di conoscere articolato sulla curiosità, i richiami simbolici, i ricordi biblici, letterari e iconografici: si va dalle storie della Genesi ai miti classici, dalle prefigurazioni bibliche di Cristo al simbolismo dei bestiari, da re Artù ad Alessandro Magno, dal Paradiso all’Inferno, il tutto strutturato da un simbolo base, che conferisce unità figurativa all’opera: l’albero della vita. Si tratta di un archetipo molto significativo, che percorre la Bibbia dall’Eden alla Gerusalemme celeste, passando attraverso il legno della croce di Cristo e coinvolgendo il tema della conoscenza: “Un albero di vita è la sapienza per chi ad essa s’attiene e chi ad essa si stringe è beato” (Proverbi 3, 18).
La mostra sarà incentrata sulla riproposizione fotografica in grande scala del mosaico di Otranto e svilupperà alcuni temi suggeriti dalla sua lettura: l’albero della vita, i mesi e il lavoro dell’uomo, la torre di Babele, i mostri e il male, Alessandro Magno e le prefigurazioni di Cristo. Particolare importanza avranno le visite guidate, che cercheranno d’introdurre alla lettura del mosaico prendendo spunto dalla curiosità del visitatore, per spalancare il suo sguardo sulla tradizione medievale. In tale direzione, risulterà di grande rilievo anche la percezione di un orizzonte culturale che fa tesoro di molte tradizioni che s’incontrano nel Mediterraneo, da quella ebraica a quella classica, da quella bizantina a quella islamica, rilette nel mosaico a partire dall’identità cristiana di Otranto.