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Barocco latino americano
‘La mostra è nata dall’intento di far conoscere in Europa i molteplici aspetti di un fenomeno culturale di vastissima portata e singolare configurazione. Il barocco latino-americano si prolunga nel tempo ben oltre i limiti europei del movimento barocco, occupando qualche secolo ed estendendosi su un intero continente con caratteristiche peculiari da paese a paese. L’eredità europea si incontra con la sensibilità, la cultura e le attitudini indigene e popolari, dando origine a qualcosa di originale e caratteristico, con risultati di novità, complessità e qualità che mal sopportano – come hanno sottolineato alcuni studiosi – definizioni inadeguate come quella di “arte provinciale”. La mostra esposta per la prima volta a Roma nel 1980, dopo tre anni di permanenza in Spagna viene ripresentata a Rimini in veste totalmente rinnovata. Si compone di pannelli fotografici e didascalici di grandi dimensioni, di diversi pezzi (scultura decorativa, pittura, artigianato) raccolti per l’occasione tra collezionisti privati, di proiezioni di diapositive con effetti speciali e dissolvenze, e di un film di Folco Quilici: “L’angelo e la sirena, un viaggio nel barocco dell’America Latina”. L’architettura, che è senza dubbio l’aspetto più ricco e complesso del barocco latino-americano, ha un ruolo fondamentale nella mostra che, col suo itinerario didattico ed analitico, affronta tra l’altro i temi della curva sinusoidale (“la 1inea della vita”, che riappare costantemente), dell’abside e della cappella, dei processi di dilatazione illusoria dello spazio in profondità e larghezza, visibili in maniera esemplare nel contrasto tra il semplice involucro murario e la vibrazione luminosa dei “retablos” (organismi architettonici in legno e stucco, situati in fondo al presbiterio, ‘teatro a scena multipla in cui sfilano santi e si rappresentano le loro azioni virtuose’). La mostra sul Barocco Latino Americano è il risultato di un programma di cooperazione internazionale che l’istituto Italo Latino Americano ha promosso e reso possibile attraverso la sua ramificazione e il suo prestigio culturale.’