FATIMA NEL CUORE DELLA STORIA.

Press Meeting

Una realtà che ha segnato il passato, parla del nostro presente e guarda al futuro dell’umanità. Così potrebbe essere definito il segreto di Fatima, al centro della presentazione della mostra dal titolo “Fatima nel cuore della storia”. Ad accompagnare i presenti alla scoperta dell’attuale mistero, la giornalista Aura Miguel e Luciano Paolo Guerra, Rettore del Santuario di Fatima.In un percorso che unisce storia e religione, Luciano Paolo Guerra ha fornito una spiegazione lucida ed ampia del mistero che ancora oggi, dopo 86 anni, continua a vivere e caratterizzare la nostra epoca. “Tutto ha un cuore che si muove – ha spiegato il Rettore – ed il grande cuore è il risultato di tutti i piccoli cuori del mondo. Anche Fatima è nel cuore che fa muovere il cuore della storia”. Evidente la presenza di questo mistero nella storia, a partire dalla guerra mondiale, passando per gli anni ’80 (l’attentato al Papa), sino alla rivelazione della terza parte del segreto nel 2000. “Fatima interviene nelle più grandi carenze presenti nel mondo – continua il rettore – e il suo segreto è il più importante per la storia, perché parla di guerra e di futuro.” Dall’agosto del 1917, anno della prima apparizione, si pone al centro dei pensieri del popolo e delle autorità: numerosi gli interrogativi, dall’autenticità delle apparizioni riferite dai tre pastorelli al confronto con una realtà che negli anni ’60 rende ancora più vivo il contenuto dei messaggi profetici. Quello di Fatima è un segreto che ha interferito nella storia contemporanea, in particolare della Russia, cui era particolarmente dedicato: esso “era la spina nel fianco per i comunisti, e la speranza per i cristiani”, commenta Luciano Paolo Guerra. “Attraverso la profezia Dio chiedeva il sacrificio della politica alla religione”. L’attualità del segreto di Fatima consiste però nel nesso inscindibile che lo lega al Papa. “Evidente – commenta Aura Miguel – il legame tra la visione dell’uomo vestito di bianco che cade a terra ed il tentato omicidio del Papa che miracolosamente sopravvive: e tutto ciò il 13 maggio, giorno dell’anniversario della prima visione di Fatima”. Il Papa si fece portare in ospedale tutta la documentazione ad essa relativa e capì che il messaggio della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria doveva essere adempiuto.“Ad un anno dalla consacrazione, si assistette all’elezione di Gorbaciov, all’apertura della Russia all’occidente, alla caduta del muro di Berlino”.
Il tentato omicidio fu visto, allora, dal Papa come la luce che rendeva più chiaro il significato del mistero di Fatima, che tuttavia non cessa di essere attuale. “Troppi sono i cristiani ancora perseguitati – conclude la giornalista – ed il cuore aperto a Dio è più forte di tutti i fucili del mondo.”
G.C.
Rimini, 24 Agosto 2003