Ti regalo una storia – Elio

15 Ottobre 2020
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La mia ‘storia’ col Meeting è iniziata da oltre venti anni, nel 1998.

Con l’Associazione Euresis, di cui faccio parte, abbiamo preparato la mostra "Pronti, partenza…vita" che trattava delle varie ipotesi sulla comparsa della vita sulla Terra. Una storia che partiva dai primi istanti di vita dell’Universo giungendo sino alla comparsa dell’uomo. Sono passati solo una ventina di anni, ma sono un secolo per le possibilità tecnologiche: i pannelli della mostra erano preparati a mano, lavorando con squadra e righello, le figure erano prese da libri e adattate alla dimensione dei pannelli. E completamente diversi erano i vari exhibit che rendevano bella e interessante una mostra: niente grandi schermi, niente uso di computer né di "effetti speciali", tutti oggetti o esperimenti costruiti a mano con pazienza. Ho collaborato poi a un'altra ventina di mostre, ma non potrò mai dimenticare il "fascino" di questa prima e soprattutto gli studenti che con me e altri colleghi hanno collaborato a prepararla e costruirla poi alla "Fiera": sì era la vecchia Fiera. Tra questi ragazzi c’era anche un giovane Davide Prosperi.

Sia per questa prima sia per tutte le altre venti che sono seguite, collaboravo oltre che alla scelta degli argomenti e alla preparazione della mostra anche alla sua costruzione al Meeting. La settimana di pre-Meeting era per me la più bella dell’anno: vedere nascere una cosa dal nulla, vederla finita quasi per un miracolo, quando alla sera prima dell’inaugurazione sembrava un’impresa impossibile… e soprattutto vedere l’entusiasmo con cui lavoravano i ragazzi così come quello di miei coetanei, che da professori universitari, dirigenti di industria o affermati medici si trasformavano in falegnami, elettricisti, operai dediti alle più varie mansioni.

Le mostre cui ho collaborato erano soprattutto a carattere scientifico, spaziando dai temi della vita, del cosmo, dell’ambiente, dell’energia a quelli della storia e dello sviluppo dell’impresa scientifica. Ma per una volta ho... deviato da questi temi: col mio amico Giovanni Zambon, frequentando per le vacanze invernali la val Badia, ci eravamo incuriositi per la figura di un santo, in quelle zone molto venerato: Giuseppe Freinademetz. Abbiamo approfondito la figura di questo santo, missionario in Cina alla fine dell’Ottocento, e, con l’aiuto dei frati verbiti siamo riusciti a ricostruirne la straordinaria vita in una mostra del Meeting. Cercare di raccontare la vita di un eccezionale testimone della fede ha lasciato in noi un’impronta indelebile.

Fino a che la salute e l’età non me lo hanno impedito, oltre a collaborare alla preparazione delle mostre, ho lavorato sia al pre-Meeting sia alla settimana del Meeting.


Mi resta soprattutto un ricordo di grande entusiasmo e grande amicizia.

Elio, Milano

Entra anche tu a far parte di questa grande storia di amicizia!