Lo stupore del Meeting

Settembre 2019
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In chi vi partecipa da 40 anni (e non sono pochi!), come in chi è venuto quest’anno per la prima volta, il Meeting genera sempre un certo stupore, c’è sempre qualcosa di diverso da quello che ti aspettavi, accade sempre qualcosa di inatteso.


Spesso si tratta di eventi, personaggi, giudizi, incontri, che non avevi previsto, ma non di rado lo stupore è generato da uno sguardo più attento, più profondo, più curioso, che il contesto del Meeting induce, quasi provoca.


E accade che riemergano nel cuore domande sopite, che rinasca un interesse professionale o culturale abbandonato da tempo, che si ritrovi un amico o una trama di rapporti che si era persa, che ci si riscopra più carichi di speranza o più appassionati al mondo, più desiderosi di costruire e di ricominciare ancora una volta.


Anche quest’anno per tanti di noi questa novità imprevista è accaduta.


Abbiamo fatto esperienza di un luogo dove la libertà e l’incontro non sono uno slogan, dove conoscere e ragionare non spaventa ma appassiona, dove costruire relazioni paragonandosi con chi ha idee e convinzioni diverse restituisce il gusto della convivenza e (perché no?) della democrazia.


Quando accadono cose tanto belle quanto impreviste non si può che ringraziare. E poiché, come diceva Camus, “la grandezza arriva, a Dio piacendo, come un bel giorno”, il primo da ringraziare è proprio Lui, al quale, ancora una volta, è piaciuto che i giorni del Meeting arrivassero e fossero belli.


Ma poiché proprio Dio non ama fare nulla senza la libertà degli uomini, dobbiamo ringraziare le migliaia di uomini liberi che hanno collaborato alla costruzione di questa quarantesima edizione del Meeting, i volontari, i relatori, gli artisti, i curatori delle Mostre, gli ospiti, i partner, i donatori, i responsabili delle Istituzioni, tutti gli amici che in vario modo ci hanno accompagnato.


Il Meeting continua ad esistere perché c’è qualcosa che lo precede e lo alimenta, un ideale capace di appassionare uomini che poi contagiano di questa passione altri uomini.


Per non smarrire lo stupore di fronte alla bellezza di ciò che ci precede e ci accade, il titolo del prossimo Meeting sarà “Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime”.

 

 

Emilia Guarnieri

a nome degli amici del Meeting