Edizione 1994

Image

'E il popolo esiliato continuò il suo cammino'

'Il compito che si prefigge il XV Meeting di Rimini è raccontare che cos'è un popolo. Nell' esemplarità delle figure del passato: il popolo ebraico; le cattedrali, massima manifestazione espressiva della coralità del popolo cristiano nel Medioevo; Giovanna d' Arco, Giovanni Pierluigi da Palestrina. Chiara e Francesco, ma anche Pier Paolo Pasolini, cioè i "solisti" che hanno incarnato nella loro vita lo spirito del loro popolo. Nel dramma del presente: Rwanda, Bosnia, Sudan, dove più è evidente la distruzione e l' esilio delle realtà popolari, in un contesto civile dove non c'è più un ideale adeguato a sostenere la convivenza fra gli uomini. Incontri, mostre, spettacoli cercheranno di offrire questo racconto declinandolo in una varietà per certi aspetti paradossale, e che pure è uno dei tratti distintivi dell' esperienza e dell' avvenimento del Meeting. Ascoltare e vedere le cose al di là di schemi prefissati, in un approccio alla realtà che è quanto di più lontano dall' ideologia: ecco allora spiegati i passaggi dalla canzone napoletana alle insegne delle botteghe di fine Ottocento, da Eugène Ionesco a Thomas Stearns Eliot, dalle "Antiche genti d' Italia" alle bidonville di Calcutta, dalla Compagnia delle Opere alla Conferenza ONU sulla popolazione mondiale. "Un ideale di vita umana non può non suscitare l’interesse della gente, che in qualche modo si riconosce amica e collabora in vista di un percepito ideale di migliore umanità e cerca di trovare anche gli strumenti per realizzare quest’ideale. Questo è un popolo". Mettersi in campo per ciò che si è, in nome di un ideale vissuto nel quotidiano, contribuire alla costruzione di nuove forme di comunità dove la vita morale possa essere sostenuta: questo è ciò che il Meeting e il popolo che si dà appuntamento a Rimini vogliono offrire nella situazione attuale.'