Salute

Il programma degli “Incontri cura e salute” tocca una diversità di temi all’interno di uno sviluppo unitario intorno ad alcuni fondamenti comuni.

Un primo punto comune agli incontri è che la realtà sollecita, si potrebbe dire “sorprende”, e di fronte a tale imprevedibilità, la risposta dell’uomo prende varie forme, secondo la personalità e autocoscienza che viene impattata. Ciò è accaduto con la pandemia, evento epocale e inimmaginabile, che ha sollecitato con forza la creatività necessaria a ricerca ben condotta e in tempi rapidi, cambiamenti delle organizzazioni sanitarie che prevedano l’utilizzo delle più recenti innovazioni tecnologiche e di digital health, le prospettive offerte dalla novità rappresentata dalle applicazioni della Intelligenza Artificiale in Sanità, e dalla presenza importante e peculiare del nostro Paese all’interno di questi processi.

Un secondo tema di fondo è che ricerca, organizzazione, innovazione, mantengono la propria “verità” se si palesano per quello che sono, cioè strumenti, non fini a se stessi, per favorire una cura adeguata dell’uomo, in particolare dell’uomo malato. Tutti questi strumenti sono a disposizione di un soggetto, un “io” che esprime massimamente se stesso dentro una disponibilità al cambiamento e dentro le relazioni che lo costituiscono. In questo senso l’io, che pure ha una responsabilità assolutamente personale, non è del tutto e veramente io se non esprime il “noi” cui appartiene, a partire dalla “famiglia umana” e dalle sue articolazioni.

L’approccio qui sinteticamente descritto è necessario per un motivo sottostante alla apparenza delle cose, non di perseguimento di risultati o di espressione di genialità o di lettura dei tempi, ma semplicemente per realizzare la verità di sé..

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