Edizione 1987

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'Creazione arte economia'

'Nulla di strano ad affermare che gli uomini da sempre hanno fatto arte, hanno lavorato costruendo attività e sistemi economici. Ma l' accostamento di arte ed economia diventa più interessante se si considera che entrambe queste dimensioni dell'agire umano hanno una comune origine: sono i desideri infatti che sospingono l' uomo ad eccedere i limiti della propria condizione e ad imbattersi nella realtà per cambiarla. Portato da questo impeto, l' uomo agisce, lavora, crea. E' sempre infinitamente grande il desiderio che sospinge l' uomo nel suo rapporto con la realtà: nel soddisfacimento di ogni bisogno, così come nel singolo gesto artistico, l' uomo investe tutta l' energia di cui il suo cuore è capace. Che ne sia consapevole o meno, ogni qualvolta l' uomo costruisce è come se affidasse alla sua opera la forma del suo rapporto con il tutto. Questo è normalmente evidente nell'arte, più nascosto nell'economia, ma l' organizzazione economica, in quanto espressione governata e critica del lavoro umano, non può sottrarsi a questa sfida della totalità e dei desideri dell'uomo. Ma la storia, oggi come ieri, conosce due grandi nemici di questa coraggiosa avventura dell'uomo nel mondo: l' angustia entro cui ogni opera e ogni iniziativa tende a rinchiudersi, divenendo schiava della sua stessa forma particolare, e il potere che cinicamente si impadronisce dei bisogni dell'uomo per ridurne i desideri e programmarne i comportamenti. Se una speranza c'è, essa è consegnata a quei luoghi e a quelle esperienze capaci di costruire opere dove i desideri degli uomini si incarnino e prendano forma, senza tradire l' orizzonte infinito entro cui nascono. Allora l' arte è una grande opera da cui l' uomo continuamente grida il suo bisogno di infinito. Ma tutto può essere opera, a condizione che ogni istante del lavoro non smarrisca, ma anzi "riguadagni" continuamente la totalità da cui nasce e per cui è fatto. Ancora una volta la Chiesa si offre all' umanità e al suo bisogno di infinito, come luogo in cui nulla dell'uomo e degli uomini è dimenticato.'