David Quammen lo studioso che aveva previsto con anni di anticipo una pandemia da coronavirus nel libro Spillover. L’evoluzione delle pandemie, pubblicato in Italia nel 2014 presenta il suo ultimo libro L’Albero intricato, (Adelphi) dialogando con Lorenzo Fontolan fisico, esperto di neuroscienze che lavora al Janelia Institute negli Stati Uniti.
«Se non prestiamo attenzione al modo in cui ci relazioniamo con la natura, saremo destinati ad andare incontro a conseguenze molto gravi. Questa pandemia di livello globale, non è un evento indipendente che ci sta capitando come una grande sventura; fa parte di un vasto quadro di avvenimenti causati da quello che gli esseri umani stanno facendo, dal modo in cui viviamo su questo pianeta. Oggi siamo 7,8 miliardi, abbiamo una grande intelligenza, molta fame, fame di risorse di tutti i tipi – di carne, di animali selvatici, di legname, di minerali, di diversi ecosistemi, di carburanti fossili… quindi tutte le scelte che facciamo hanno un impatto sul resto della natura. E sto attento a non dire che ha un impatto sul mondo della natura, perché noi facciamo parte del mondo della natura: non esiste un mondo della natura e il mondo degli esseri umani, esiste solamente il “mondo”. Eppure noi siamo “il re e la regina”, ci sentiamo tali su questo pianeta e sentiamo il diritto di attingere alle risorse del resto del mondo della natura, per il nostro uso, per il nostro consumo. E consumando sempre più risorse attiriamo sempre più virus verso di noi, paradossalmente offriamo loro l’opportunità di salvarsi dall’estinzione. Quindi, quando avremo messo fine, o meglio quando avremo messo sotto controllo il Covid-19, dovremo trattare questo terribile avvenimento come un’opportunità per ristabilire il nostro rapporto con il mondo della natura», ha spiegato Quammen.