Edizione 1981

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'L' Europa dei popoli e delle culture'

'L' Europa è un tema in qualche modo usuale, per i legami obiettivi che uniscono i Paesi del nostro continente, per il ruolo che questo può svolgere nel contesto internazionale, per le iniziative ed i problemi "europei" che trovano un' eco quotidiana nei mass media. Si deve però riconoscere che, alle orecchie di tanti, il termine "Europa" non suona familiare. Probabilmente l' uomo europeo ha perso la memoria: e il limite di tanti discorsi sull'Europa, sta nell'incapacità di ridestarla con un accento di verità. Per le antiche civiltà che si affacciavano sulle spiagge orientali del Mediterraneo, la parola "Europa" indicava "la terra delle tenebre": la designazione non era solo geografica, ma morale. A un certo punto, la "terra delle tenebre" è diventata per i popoli punto di riferimento luminoso: il luogo da cui si è irradiata la novità cristiana che, salvaguardando il patrimonio dell'antichità ed incontrandosi con la vitalità e le tradizioni dei popoli "barbari", ha dato forma ed unità al continente. Il XV centenario della nascita di San Benedetto da Norcia e il magistero di Giovanni Paolo II (che recentemente ha allargato il nostro orizzonte all' oriente europeo, proclamando Cirillo e Metodio compatroni d' Europa) hanno posto in rilievo la statura umana dei "padri" dell'Europa e la "meravigliosa attualità del loro messaggio, proprio per questa nostra epoca così smarrita". Che ne è oggi della vecchia Europa? La terra che è stata culla di umanità, unità e civiltà, appare profondamente segnata dalla tristezza della disgregazione e della divisione. La linea di demarcazione tra Est e Ovest, definita dai potenti all' indomani della seconda guerra mondiale, non è che l' esito più clamoroso e brutale di una divisione profonda che ha reciso l' unità tra fede e vita e che ha innalzato l' ideologia a schermo che impedisce l' apertura alla verità e alla realtà. Quello che è successo in "casa", è stato poi esportato in tutto il mondo. L' Est contrapposto all' Ovest, il Nord al Sud, l' Europa metropolitana e industriale a quella periferica e contadina; ed anche all' interno della storia cristiana, la divisione tra le Chiese. Oggi l' Europa è in larga parte la terra disgregata che è, terra di uomini tristi, perché ha smarrito le sue origini, la sorgente della propria unità. E' possibile però uno sguardo nuovo ed un' esperienza nuova dell'Europa: non in nome dell'economia e della politica, ma in nome dell'unità e della verità ritrovate. A Rimini, la possibilità di incontrare uomini veri, che parlano della propria vicenda umana, "dentro il cuore dell'Europa".'